NEW YORK – Era il 18 luglio 1968, nasceva la Intel Corporation, azienda multinazionale statunitense con sede a Santa Clara. A darle vita due attempati ingegneri che allora lavoravano alla Fairchild Semiconductor, una sorta di gigante ma in brutte acque. Decisero così di lavorare in proprio e dettero vita a quella che oggi si chiama Intel.
La storia
Una domenica uno dei due ideatori, Gordon Moore si fermò a Los Altos, a casa dell’altro, Robert Noyce. Fu così, quasi pe caso che i due iniziarono a discutere convergendo sul fatto che stava per prendere forma una nuova industria con al centro un nuovo strumento in silicio: il microchip. All’inizio però non si chiamava Intel ma aveva origine dai loro nomi: Moore Noise suonava come “Più Rumore” scelsero “Noise Moore”, che solo dopo sarebbe diventato Integrated Electronics, ovvero Intel.
La peculiarità
Altra caratteristica della Intel è che non nacque come spesso accade in questi casi in uno squallido garage di periferia, ma in una vera e propria sede con già a disposizione i soldi degli investitori come nel caso di Arthur Rock, al quale si deve il termine venture capitalist. “Non c’era neanche un business plan – ha spiegato Rock – ma soltanto una paginetta che poi si è rispuntata fuori con i generici obiettivi della startup, quanto necessario per raccogliere due milioni e mezzo di dollari e partire”. E così il mercato scommetteva sul talento di Noyce e Moore che anni diranno: “Non restate schiacciati dal passato. Andate a realizzare qualcosa di meraviglioso”.
