ROMA – Sono tanti i nodi da sciogliere sul tavolo del Consiglio dei ministri: dallo slittamento dello stato di emergenza a dicembre, al decreto anti-Covid con i nuovi parametri di rischio che interessa le Regioni, fino al green pass.
Sato di emergenza
Con l’incremento dei contagi a causa la variante Delta, si pensa ad una ulteriore proroga dello stato di emergenza in scadenza il 31 luglio prossimo. La possibilità, tutt’altro che remota, sarebbe quella di prolungarlo fino a dicembre 2021.
I nuovi colori
Già dal prossimo lunedì, alcune Regioni potrebbero cambiare colore, lasciandosi alle spalle il bianco per tornare al giallo: un passo indietro per l’aumento sostanziale dei contagi degli ultimi giorni. Sardegna e Sicilia, ad esempio, hanno una elevata incidenza (rispettivamente 33.2 e 31.8), così come il Veneto (26.7), il Lazio (24) e la Campania (21.7). Secondo l’Iss, “quasi tutte le Regioni e province autonome sono classificate a rischio epidemico moderato”, escluse la provincia di Trento e la Val d’Aosta, l’ultima ad abbandonare la zona gialla della passata ondata.
Green pass
Altro nodo da sciogliere oggi sarà quello del Green Pass con opinioni diverse all’interno della maggioranza, come la questione sui ristoranti al chiuso. Draghi guarda alla Francia ma il suggerimento è quello di adottare una linea tutta nostra. Probabile l’ottenimento del certificato verde solo dopo la seconda dose il cui utilizzo servirà per l’accesso ai ad eventi, aerei, treni, navi a lunga percorrenza, cinema, teatri, concerti, piscine e palestre. Per quanto concerne la ristorazione l’idea sembra essere quella dell’utilizzo del pass a seconda della situazione. Per quanto concerne la suola, invece, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha avanzato l’ipotesi che “l’obbligo vaccinale per gli insegnanti si sarebbe discusso collegialmente nella prossima seduta del Cdm”.
Figliuolo: “Variati rischio concreto”
Lancia il monito il Commissario all’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo su un potenziale ritorno dei contagi: “E’ un rischio concreto – ha detto – specie per l’elevata contagiosità che ha mostrato la variante Delta. L’antidoto più efficace, come indicato dalla comunità scientifica, consiste nella vaccinazione completa, cioè con entrambe le dosi”. E conclude: “Completare il ciclo vaccinale per tutte le classi, anche dei più giovani, rende la vita difficile al virus e alle sue mutazioni”.