Scuola, Figliuolo: “Copertura vaccini sia massima”. Costa: “Docenti no-vax? Serve obbligo”

A poco più di un mese e mezzo dal rientro in classe, l'anno scolastico 2021/22 è pieno di incognite.

ROMA – A poco più di un mese e mezzo dal rientro in classe, l’anno scolastico 2021/22 è pieno di incognite. Il primo obiettivo del governo è garantire la didattica in presenza, “senza se e senza ma”, ha più volte ribadito il ministro Patrizio Bianchi.

Ma sul fronte epidemiologico preoccupa la crescita costante dell’incidenza dei contagi, che potrebbe mettere a rischio proprio la presenza degli studenti in aula.

Per quanto riguarda i sistemi di prevenzione, c’è l’esperienza dell’anno passato che ha fatto registrare un grande spirito di adattamento a mascherine e distanze da parte di studenti e personale scolastico, ma ha anche messo in evidenza il disagio di una scuola fatta di classi cronicamente sovraffollate. Ora la campagna di vaccinazione anti-Covid dà una potente arma contro il virus e ci si interroga su come comportarsi nei confronti di quegli insegnanti che hanno scelto di non immunizzarsi. Il ministero dell’Istruzione, ricorda, come evidenziato anche dal Cts, che “il rapido completamento della campagna di vaccinazione del personale della scuola, come pure degli studenti a partire dai 12 anni, rappresenta lo strumento principale per consentire l’ordinario svolgimento in presenza delle attività didattiche”. Inoltre, secondo il dicastero di Viale Trastevere, “appare eticamente doverosa la vaccinazione del personale scolastico”, tanto più in vista di quell’obiettivo “prioritario” che consiste nel “realizzare le condizioni atte ad assicurare la didattica in presenza”.

Dal canto suo il commissario all’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, in una lettera inviata alle Regioni ribadisce “la necessità di perseguire la massima copertura vaccinale del personale scolastico attraverso il coinvolgimento attivo di tali soggetti quantificando e comunicando le mancate decisioni entro il prossimo 20 agosto”. I numeri parlano chiaro: non hanno ancora ricevuto la prima dose di vaccino oltre 220mila tra personale docente e non, il 15% del totale. A preoccupare sono le distanze tra le Regioni: se Campania e Friuli Venezia Giulia hanno completato le immunizzazioni di categoria, in Sicilia oltre 60mila (il 43%) non ha neanche iniziato i ciclo vaccinale.

Non a caso il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, evidenzia che “il personale scolastico indeciso è concentrato in alcune Regioni” e auspica “che entro il 20 agosto tutta la categoria risponda in maniera convinta all’invito a vaccinarsi, comprendendo il valore civico di questo gesto”. Ma su i ‘no-vax’ è netto: “Qualora, a quella data il problema dovesse persistere – conclude -, credo opportuno valutare l’ipotesi dell’obbligo vaccinale per questa caregoria”.

LaPresse

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