ROMA – L’ex presidente degli Usa Donald Trump avrebbe fatto pressioni sui massimi funzionari del Dipartimento di Giustizia alla fine dello scorso anno affiché dichiarassero “corrotte” le elezioni presidenziali, nonostante il ministero non avesse trovato casi di frodi diffuse. Lo riporta il New York Times che ha avuto accesso a nuovi documenti sul caso. L’obiettivo del tycoon sarebbe stato quello di usare, insieme ai suoi alleati al Congresso, l’affermazione per cercare di ribaltare i risultati. Il Nyt parla di una telefonata risalente al 27 dicembre in cui Trump ha insistito con il procuratore generale ad interim dell’epoca, Jeffrey A. Rosen, e il suo vice, Richard P. Donoghue, sulle frodi elettorali che il dipartimento aveva smentito. “Dite solo che l’elezione è stata corrotta, lasciate il resto a me” e agli alleati del Congresso, avrebbe detto Trump.
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Usa, Nyt: “Da Trump pressioni sul dipartimento di Giustizia per denunciare le frodi al voto”
L'ex presidente degli Usa Donald Trump avrebbe fatto pressioni sui massimi funzionari del Dipartimento di Giustizia alla fine dello scorso anno affiché dichiarassero "corrotte" le elezioni presidenziali, nonostante il ministero non avesse trovato casi di frodi diffuse.