Lavoro, exploit Usa. Biden festeggia: “Oltre 4 mln di posti da inizio mandato”

Foto AP /Carolyn Kaster in foto Joe Biden

MILANO – I dati sul lavoro in arrivo dagli Usa sono superiori alle attese. E fanno festeggiare sia i mercati, sia l’inquilino della Casa Bianca, Joe Biden. Negli Stati Uniti sono stati creati 943mila di posti di lavoro a luglio. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro Usa, le buste paga nei settori non agricoli, le cosiddette non-farm payrolls, sono aumentate di 943mila unità, in rialzo rispetto ai 938mila posti di lavoro di giugno (dato rivisto da +850 mila unità) contro +870mila del consensus Bloomberg.

I nuovi posti fioccano soprattutto in alcuni settori. Hotel e ristoranti, riaprendo, hanno creato 327.000 posti di lavoro il mese scorso. Le scuole pubbliche locali 221.000.

Disoccupazione in calo

Il tasso è sceso al 5,4% contro il 5,9% della passata rilevazione. I mercati si ridestano quindi con le buone indicazioni arrivate dal lavoro a stelle e strisce. Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione è calato più del previsto, dimostrando un ulteriore slancio dell’occupazione americana che resta ancora alle prese con le sfide in tema di assunzioni.

Il presidente dem degli Usa rivendica il risultato con orgoglio: “Più di 4 milioni di posti di lavoro creati da quando siamo entrati in carica. È storico e prova che il nostro piano economico sta funzionando”, è il tweet di Biden a botta calda.

Sulle piazze finanziarie c’era tanta attesa per le cifre macroeconomiche sulla occupazione americana per cercare di prevedere le prossime mosse della Federal Reserve (Fed) dopo le dichiarazioni di molti membri del Fomc (Clarida, Bullard) che sono andate a smentire l’atteggiamento ultra-accomodante del presidente della Banca centrale Usa, Jerome Powell, mostrato nell’ultima riunione del Consiglio direttivo.

“I dati sul fronte occupazionale statunitense sono stati molto positivi, con l’unica nota dolente del tasso di partecipazione alla forza lavoro ancora lontano dai valori di febbraio 2020. Bisogna anche ricordare che a luglio non sono stati calcolati i possibili effetti delle recenti misure restrittive introdotte negli Stati Uniti per limitare i possibili contagi legati alla variante delta. Il report è tuttavia straordinariamente positivo e conferma come il mondo del lavoro statunitense è sul sentiero giusto per tornare ai livelli pre-pandemici”, il commento di Filippo Diodovich, senior strategist IG Italia.

L’opinione dell’esperto è poi che Jerome Powell possa avere molti problemi a mantenere un atteggiamento “wait and see” con un mondo del lavoro sempre più vicino agli obiettivi della Fed e con le pressioni inflazionistiche sempre più elevate. Al coro dei membri più ‘falchi’ all’interno del Fomc si aggiungeranno anche i moderati per convincere l’intera commissione che è arrivato il momento di annunciare l’inizio del processo di riduzione degli stimoli monetari.

Secondo gli analisti, la Fed potrebbe annunciare l’inizio del processo di tapering nel meeting di settembre quando saranno comunicate anche le nuove proiezioni sulle principali variabili macroeconomiche. IG Italia ritiene che gli acquisti di Treasuries e Mbs saranno ridotti a partire da dicembre in modo graduale. Per il rialzo dei tassi d’interesse il sentiero è ancora lungo (ultimo trimestre 2022, primo trimestre 2023). (AWE/LaPresse)

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