Meteo, settimana rovente. Mercoledì bollino rosso in 8 città

Inizia la settimana più calda dell'estate. Giornate roventi che, assicurano i meteorologi, potranno raggiungere picchi di 45 gradi.

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

ROMA – Inizia la settimana più calda dell’estate. Giornate roventi che, assicurano i meteorologi, potranno raggiungere picchi di 45 gradi. Secondo il bollettino del ministero della Salute l’allerta di livello 3 domani riguarderà quattro città: Roma, Bari, Campobasso e Rieti. Città che l’11 agosto diventeranno otto, quando a Roma, Bari, Campobasso e Rieti si aggiungeranno Frosinone, Latina, Palermo e Perugia. Mercoledì sarà una giornata estremamente calda al Sud e sulle Isole, dove si supereranno i 40 gradi, soprattutto in Sicilia. Caldo e afa anche al Nord.

Si tratta di un’ondata di calore che, oltre che per intensità, toglie il fiato anche per la durata: potrebbe, infatti, proseguire anche per alcuni giorni dopo Ferragosto, come avvertono i meteorologi di IconaMeteo.it. Da proteggere soprattutto gli anziani over 80 che, secondo quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat, sono oltre 2,6 milioni e sono più esposte al rischio di colpi di calore, disidratazione e malori.

Il ministero della Salute ha predisposto un vademecum per difendersi dal caldo: oltre agli immancabili consigli di bere molta acqua e di non uscire nelle ore più calde, si ricorda di evitare gli alcolici e limitare il caffè. Fare docce tiepide, evitare pasti abbondanti e di svolgere attività fisica all’aperto dalle 11 alle 18. Nausea, vomito, debolezza muscolare, affaticamento, mal di testa, stato confusionale, febbre sono i sintomi di un colpo di calore: nel caso a manifestarli fossero bambini o anziani è opportuno avvertire subito il medico curante.

Intanto, in molte zone dell’Italia questo caldo torrido, combinato alla mancanza di piogge, sta bruciando la frutta e verdura nei campi, con ingenti danni economici. L’allarme è di Coldiretti che stima in ben oltre il miliardo “il conto dei danni provocati nel 2021 all’agricoltura italiana dagli eventi estremi. Siamo di fronte anche in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione”.

“Siamo vicini a un punto di non ritorno, ma ancora in tempo per contenere la temperatura media globale entro la soglia critica di 1.5°C”. Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, commenta così il rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) delle Nazioni Unite. “Non c’è più tempo da perdere, siamo in codice rosso”.

Di Giusi Brega

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