ROMA – Manca poco all’inizio del nuovo anno scolastico e tiene ancora banco la questione della sicurezza. Accanto a quello del Green pass, tema altrettanto caldo è quello dell’obbligo vaccinale per il tutto personale a contatto con gli studenti. “Sono contrario”, dichiara Rossano Sasso, sottosegretario all’Istruzione. “Perché è inutile”. Sasso parte da un dato, l’87% del personale scolastico che risulta vaccinato. Un numero che però varia in base alle regioni. “In quasi tutte siamo oltre il 90-92%”, assicura il sottosegretario. “Ma ci sono insegnanti, soprattutto del Sud, che erano fuorisede e non potevano vaccinarsi”. E garantisce: “Ci sono tante prenotazioni. Vedrete che sicuramente il personale docente dimostrerà ancora una volta un senso di responsabilità”.
Prende invece tempo il sottosegratario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che prima vuole valutare il decorso della variante Delta che, essendo più contagiosa, fa inevitabilmente alzare la soglia dell’immunità di gregge: “Dovremo salire all’80% della popolazione. Forse qualcosa di più”. E sull’obbligo vaccinale spiega: “Valutiamo i numeri che avremo all’inizio dell’autunno. Poi, nel caso, prenderemo delle contromisure”.
Si irrigidisce nella sua posizione Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi: “Gli operatori scolastici andrebbero tutti vaccinati. Ero stato più morbido in passato ma ora credo che serva l’obbligo vaccinale per questa categoria”. Perché “170mila operatori scolastici non ancora vaccinati sono troppi. Bisogna valutare l’obbligo ma è una cosa che bisogna fare subito”.
Sulla stessa onda, Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto di malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, che è altrettanto categorico: “Chi fa lavori a contatto col pubblico, come il personale scolastico, le forze dell’ordine e chi lavora nella grande distribuzione, deve fare il vaccino”. E sottolinea: “Inorridisco quando vedo i bambini costretti a indossare la mascherina in classe”.
Di Giusi Brega