MILANO – “La confisca a carico dell’imprenditore salernitano costituisce il risultato concreto di una strategia adottata negli ultimi due anni dalla Direzione Centrale Anticrimine su tutto il territorio nazionale e che proseguirà allo scopo di innovare l’azione di contrasto alla criminalità organizzata strutturata, conseguendo l’importante risultato di colpire i patrimoni illecitamente accumulati. Grazie alle indagini svolte sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, la Squadra Mobile di Salerno, la Divisione Anticrimine di Salerno ed il Servizio Centrale Anticrimine sono riusciti ad affrontare efficacemente anche il fenomeno della delocalizzazione delle mafie e dei rispettivi patrimoni illeciti.
In questo senso è importante rimarcare che per la prima volta nel nostro paese è stata attivata – grazie alle indagini della Polizia di Stato – la proceduta introdotta dal Regolamento Europeo 2018/1805, entrato in vigore a Dicembre 2020, concernente il riconoscimento reciproco del provvedimento di congelamento e di confisca dei beni, in questo caso eseguito in Romania”. Lo dice in una nota il direttore centrale Anticrimine, prefetto Francesco Messina.
(LaPresse)