TORINO – No al green pass: oggi pomeriggio stazioni blindate in tutta Italia per monitorare la protesta di chi è contro all’uso della certificazione verde. I sit-in hanno riguardato Rimini, Firenze, Roma e tante altre città. “Stiamo assistendo a una deriva odiosa – ha detto il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia . Le aggressioni dei giorni scorsi ai giornalisti, le minacce a personaggi pubblici e l’assalto al gazebo del M5S ad opera di chi intende far valere le proprie, spesso non chiare ragioni, rappresenta un campanello d’allarme che stiamo sottovalutando. Chi si macchia di reati andrà perseguito come previsto dalla legge. Il Viminale, con tutte le sue strutture, prende molto suo serio quanto avviene in piazza e sui social e intende prevenire ogni rigurgito violento che ne possa scaturire. Quello che deve essere chiaro a tutti – ha concluso – è che il rispetto delle misure del Governo è indispensabile per la tutela della salute pubblica e dell’economia”
Gli insegnanti out
Al liceo Curie-Levi di Torino a due insegnanti privi di green pass è stato inibito l’accesso all’istituto dal preside che non ha permesso loro di partecipare al Collegio dei docenti. Entrambi si sono presentati a scuola con certificato medico ritenuto però non idoneo. “Il dirigente – hanno spiegato – non lo ha accettato perché non è firmato dal nostro medico curante”. Si chiamano Giuseppe Pantaleo e Alisa Matizen e, una volta giunti questa mattina all’ingresso dell’istituto Madonna delle Salette, vicino a piazza Massaua, hanno presentato il relativo certificato medico: “È stato rilasciato da un medico autorizzato a fare la campagna vaccinale – hanno spiegato – come prescrive la normativa, ma per il preside non è valido perché non lo ha firmato il nostro medico curante. Ci stiamo rivolgendo a un avvocato e ai carabinieri. L’esenzione alla vaccinazione fino al 30 settembre è prevista da una circolare che il preside stesso ci ha fornito ma a cui ora non si attiene”.