GRAZZANISE – Una carambola mortale. La velocità, una distrazione, l’asfalto sconnesso e Giovanni Apuzzo (nella foto), 19enne, ha perso la vita. Stava percorrendo via Sant’Andrea, dirigendosi verso il Borgo Appio, quando, poco prima delle 19 di ieri, ha perso il controllo della vettura andando a sbattere contro un palo piazzato sul ciglio della carreggiata opposta. L’impatto ha sbalzato la macchina nel cortile di un’abitazione situata all’angolo con via Pizzo della Torre, impattando contro uno dei muri della proprietà. Una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità mazzonara. Giovanni, residente della frazione, prima di sedersi nella sua Mercedes per raggiungere probabilmente casa, avrebbe avuto un’accesa discussione con alcuni ragazzi a Brezza. Per estrarre il corpo del 19enne dall’automobile e affidarlo ai sanitari del 118 è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Ma la corsa in ospedale è stata vana. Quando l’ambulanza è arrivata al pronto soccorso della clinica Pineta Grande, il giovane era già morto. Troppo gravi le ferite riportate. A far luce sulla dinamica del sinistro saranno i carabinieri della stazione di Grazzanise.
A pochi metri da dove si è verificato ieri il tragico incidente, nel 2015 perse la vita Luisa Chianese, 33nenne del Borgo Appio e originaria di Cancello Arnone. Stava raggiungendo la farmacia quando la sua Fiat Punto centrò un palo dell’elettricità. E sempre in via Sant’Andrea nel dicembre del 2003 perse la vita anche il papà di Giovanni. Ma in quel caso la velocità, una distrazione alla guida, il manto stradale non perfetto non ebbero alcun ruolo: Domenico Apuzzo, 33enne, operaio, venne trucidato insieme al cognato, Salvatore Natale, onesto agricoltore di 40 anni, a colpo di kalashnikov. Fu un agguato di camorra.