Corruzione in Comune: condannati tre geologi

Sentenza due geologi di Vitulazio ed uno di S. Maria Capua Vetere. Il Tribunale ha inviato gli atti alla Procura in relazione alla posizione dell'ex capo ufficio tecnico vitulatino, l'architetto Lidia Callone

Lapresse

VITULAZIO – Dopo oltre tre ore di camera di consiglio è stata emessa sentenza di condanna con pene comunque molto miti – dati i reati contestati – per tutti e tre gli imputati nel processo per corruzione e turbativa di gara nell’anno 2016 al Comune di Vitulazio. In particolare il Tribunale sammaritano ( 1 sezione penale presieduta dal dott. Giovanni Caparco; giudici a latere dott. Francesco Maione e dott. ssa Patrizia Iorio ) ha condannato a 6 mesi di carcere il dott. Giuseppe Russo, geologo di Santa Maria Capua Vetere difeso dall’ avvocato Teresa Alesci ; 2 anni e 2 mesi di carcere per il dott. Giovanni Aurilio di Vitulazio difeso dall’avvocato Maurizio Abbate; e 4 anni e 2 mesi di reclusione per il dott. Franco Antonio Criscione di Vitulazio difeso dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo. Sempre il Tribunale giudicante ha invece dichiarato la estinzione del procedimento per morte sopravvenuta per l’ex sindaco di Vitulazio prof. Luigi Romano difeso dagli avvocati Giancarla Spano e Giuseppe de Rosa. La sentenza e’ stata emessa pochi minuti fa dopo le lunghe arringhe dei difensori, una inaspettata replica del Pubblico Ministero di udienza e una ovvia e conseguenziale controreplica della difesa degli imputati su varie questioni procedurali riguardanti la validità delle dichiarazioni auto ed etero accusatorie di Russo Giuseppe e di Aurilio Giovanni che nel corso delle indagini preliminari avevano reso dichiarazioni confessorie su se stessi e su altri mentre Franco Antonio Criscione si era avvalso della facoltà di non rispondere rendendo una dichiarazione spontanea con la quale si era dichiarato innocente.

Ma il collegio del Tribunale giudicante non si è fermato solo a condannare – seppure con pene abbastanza mite – gli imputati ed ha fatto di più. I Giudici addirittura hanno trasmesso il verbale di udienza – in cui è stata sentita l’allora capo ufficio tecnico del Comune di Vitulazio, l’architetto Lidia Callone – alla Procura della Repubblica sammaritana. Con questa procedura l’arch. Callone è stata mandata sotto processo anche se non si è compreso dalla lettura del dispositivo ( e si dovrà attendere il deposito della motivazione della sentenza per capire questa circostanza ) se è indagata per falsa testimonianza ( in relazione a quanto lei ha dichiarato in udienza quando è stata sentita ) oppure se è stata indagata per concorso nel reato di turbativa e corruzione. Il capo d’imputazione – di cui rispondevano gli imputati – riguardava una specifica gara di lavori  pubblici per dei saggi geologici da effettuarsi in una zona di Vitulazio nell’anno 2016 che sarebbe stata turbata e oggetto di mercimonio tra gli imputati. Nel processo la parte civile – per conto del Comune Vitulatino – è stata rappresentata dall’avvocato Antonio Massimo Grillo che si è visto riconoscere il risarcimento danni da quantificare in sede civile.

Il fatto del quale oggi si è discusso, nel pubblico dibattimento, ebbe vasta eco sia nella città di Vitulazio che nella provincia di Caserta essendo le persone coinvolte dei professionisti molto conosciuti. Sicuramente gli imputati, ora, tramite i loro difensori, faranno ricorso alla Corte di Appello di Napoli per vedersi riconosciute le loro ragioni di diritto e puntare ad un verdetto assolutorio. La Corte potrà confermare o ribaltare il giudizio emesso oggi dal Tribunale sammaritano.

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