MILANO – “È importante riuscire a mantenere la didattica in presenza e, in quest’ottica, è incoraggiante l’adesione molto positiva dei giovani alla campagna vaccinale. Sotto i 12 anni, però, almeno per questa prima parte dell’anno scolastico, non ci si può ancora vaccinare e questo rappresenta un punto debole. Abbiamo visto che in altri Paesi, dove la scuola è cominciata alcune settimane fa, la circolazione del virus è aumentata, quindi non possiamo escludere infezioni e focolai tra gli studenti. Per questo sono importati i protocolli per gestire con attenzione il pre e il post scuola, fasi più pericolose rispetto alle lezioni in classe, dove si sta seduti al proprio posto”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico Silvio Brusaferro in un’intervista a La Stampa.
“Il metro di distanziamento è una misura estremamente importante e per noi resta prioritaria. Abbiamo detto che, nelle situazioni in cui il metro non è logisticamente praticabile, magari si può scalare un po’, indossando sempre la mascherina chirurgica, per consentire a tutti di seguire le lezioni in presenza”, aggiunge, l’idea di far togliere la mascherina nelle classi in cui sono tutti vaccinati non è azzardata, “quello è lo scenario di arrivo. Con un numero sempre più alto di persone immunizzate, si cercherà di ridurre le misure di sicurezza e le ‘barriere’. Oggi non siamo ancora in questa condizione: l’orizzonte di riferimento è una situazione di controllo del virus, con il quale dobbiamo imparare a convivere”.
(LaPresse)