ROMA – Uno corre a 36 anni come un ragazzino mettendo in riga anche compagni di squadra di dieci anni più giovani e superandoli in velocità. L’altro fatica, non segna, ha il volto triste, litiga, si infortuna e si ferma subito ai box. Quanto appare lontana e diversa la nuova vita di Cristiano Ronaldo e di Lionel Messi, icone del calcio del ventunesimo secolo. Il portoghese approdato nuovamente al Manchester United dopo i tre anni alla Juventus resta fedele a se stesso e al suo talento. L’argentino finito alla corte del Psg dopo una lunga carriera a Barcellona invece deve ancora ingranare e fatica a mettersi in moto. Al punto da fermarsi quasi subito. A pochi giorni dalla polemica con il tecnico Pochettino per la mancata stretta di mano al momento del cambio nella sfida contro il Lione, l’asso argentino alza bandiera bainca. Non prenderà parte alla sfida contro il Metz di domani sera per una contusione al ginocchio sinistro. Messi, si legge nel comunicato, si è sottoposto a risonanza magnetica che ha evidenziato una contusione ossea e nelle prossime 48 ore ci saranno nuovi aggiornamenti in merito alle sue condizioni. Pochettino, dunque, dovrà fare a meno di Messi che è ancora a caccia della sua prima rete con il Psg. La sua espressione perplessa al momento del cambio contro il Lione denota però una certa tensione che si respira nell’ambiente, legata anche alle non travolgenti prestazioni della squadra sulla carta più forte al mondo mai allestita. La stampa argentina ha subito fatto notare che Messi è riuscito dal campo solo 18 volte in campionato su 376 match e la metà per infortunio. Resta da capire se l’infortunio che lo esclude dalla prossima gara di Ligue 1 è una soluzione diplomatica dopo gli ultimi attriti con il tecnico argentino.
Dall’altra parte c’è invece un CR7 mai così felice e sorridente che esaltato dal suo rientro in Premier League, sfodera prestazioni da applausi, firmando già quattro reti nelle prime tre partite e mostrando uno stato di forma come al solito invidiabile. Il club inglese non ha tardato a farlo notare e dopo il match contro il West Ham, nel corso del quale CR7 è andato a segno, ha diffuso un comunicato per sottolineare che Ronaldo è risultato il più veloce nel corso della partita esibendosi in uno scatto ‘da autovelox’ che ha superato i 32,5 chilometri orari. Meglio del 23enne Aaron Wan-Bissaka (32,41 km/h) e del 24enne Harrod Bowen (31,29 km/h). Un bel modo di offrirsi alla platea. Lo scorso novembre non a caso Usain Bolt, l’ex velocista giamaicano, vincitore di otto medaglie d’oro olimpiche e 11 mondiali, ritiratosi dall’attività agonistica dal 2017, ammise che in una gara di velocità Cristiano Ronaldo lo supererebbe, definendolo un super atleta. “Si allena molto, è sempre molto concentrato ed è al top tra i calciatori su scala mondiale. Penso che in questo momento sarebbe più veloce di me”, confidò il giamaicano. Il quale se ha potuto seguire l’ultima partita di CR7 sarà costretto a confermare.
di Luca Masotto