MILANO – Prova di forza dell’Inter di Simone Inzaghi, che si impone per 3-1 in rimonta in casa di una Fiorentina che arrivava sulle ali dell’entusiasmo per le tre vittorie consecutiva. Ai viola non basta giocare un grande primo tempo, chiuso meritatamente in vantaggio con un gol di Sottil. Nella ripresa in campo c’è solo l’Inter, che ribalta il risultato in tre minuti con Darmian e Dzeko (quarto centro per il bosniaco) per poi chiudere i conti nel finale con Perisic.
Fiorentina in dieci per l’espulsione di Nico Gonzales. Restano all’asciutto i due giocatori più attesi, Lautaro e Vlahovic. Ma mentre il Toro ha giocato molto per la squadra, non facendo mancare il suo apporto fino a quando è stato in campo, il giovane serbo si è sciolto come neve al sole stritolato dall’attenza marcatura dei centrali nerazzurri. Con questa vittoria l’Inter si riporta al comando della classifica da sola, in attesa degli impegni di Napoli e Roma rispettivamente contro Sampdoria e Venezia.
Secondo ko stagionale per la Fiorentina dopo quello contro la Roma, segno che per il salto di qualità serve ancora tempo. Nella Fiorentina, Italiano rispetto alla vittoria di Genova cambia tre quarti di difesa inserendo Benassi terzino, con Milenkovic-Nastasic in mezzo al posto di Martinez Quarta e Igor. A metà campo giocano Torreira, con Duncan che rileva l’infortunato Castrovilli. Spazio anche a Sottil, esterno destro d’attacco al posto di Callejon, al fianco di Vlahovic e Gonzalez.
Nell’Inter, Inzaghi, orfano di Correa, ripropone la coppia Dzeko-Lautaro. Sulle fasce Darmian e Perisic tornano titolari al posto di Dumfries e Dimarco. A centrocampo si rivede anche Calhanoglu. Inizio arrembante della Fiorentina, trascinata dalla verve della coppia Nico Gonzalez-Vlahlovic. L’intesa tra i due è perfetta, tanto che nei primi dieci minuti si rendono più volte pericolosi dalle parti di Handanovic. Il portierone sloveno è fenomenale quando respinge in angolo un sinistro da centro area del bomber serbo.
L’Inter sbanda, ancora Handanovic la tiene in piedi respingendo un sinistro in diagonale pericoloso di Biraghi. Il più in difficoltà nelle file nerazzurre è Skriniar, che non riesce a tenere la rapidità di Gonzales e non a caso dopo una serie di falli viene ammonito. La viola domina e si rende ancora pericolosa con un sinistro dalla distanza di Duncan di poco alto. Il gol è nell’aria e arriva meritato al 23′: ancora Gonzalez va via a Skriniar sulla sinistra, assist rasoterra perfetto per l’accorrente Sottil che da due passi non può sbagliare: 1-0. Rete convalidata dopo un check del Var su un contatto Skriniar-Gonzalez.
Dopo mezzora di sofferenza, l’Inter si fa vedere con una punizione dal limite di Calhanoglu respinta in angolo da Dragowski. Nel finale di tempo cala un po’ l’intensità della Fiorentina ma i nerazzurri non riescono ad approfittarne. Anzi in contropiede è ancora Sottil ad avere la palla del 2-0, ma sbaglia clamorosamente. Nel secondo tempo parte di nuovo a tutta la Fiorentina, pericolosa in avvio prima con Benassi e poi con un sinistro di Vlahovic di poco alto. E’ solo un fuoco di paglia.
L’Inter è più determinata e non si fa schiacciare, anzi al 52′ colpisce alla prima occasione con Darmian. Bravo l’esterno a inserirsi sulla destra e a battere Dragowski in diagonale su assist filtrante di Barella: 1-1. Gol convalidato dal Var, regolare la posizione del giocatore nerazzurro. Il pareggio mette le ali ai campioni d’Italia che dopo appena tre minuti ribaltano il risultato con un gran colpo di testa di Dzeko su angolo di Calhanoglu. Male la difesa viola in entrambe le occasioni.
La squadra di Italiano accusa il colpo e rischia l’imbarcata, prima Perisic e poi Lautaro sfiorano il terzo gol per l’Inter. Clamoroso in particolare l’errore dell’argentino che tutto solo in area manca la conclusione su assist di Barella. La viola sembra non avere più la forza di reagire, così è ancora l’Inter a sfiorare il gol con il neo entrato Sanchez. Dragowski graziato. Quando poi Nico Gonzalez si fa espellere per le eccessive proteste, per la squadra di Italiano non c’è più niente da fare. Nel finale, prima Dragowski nega a Brozovic il gol poi è Perisic a firmare il 3-1 in contropiede su assist di Vecino. Non si è per caso campioni d’Italia. (LaPresse)