Calcio, Spalletti non nasconde il suo Napoli-show: “Ma per lo scudetto siamo in sette”

Il Napoli non si accontenta, guarda ad un orizzonte mai così colorato azzurro e punta sempre più in alto. Le cinque vittorie di fila hanno aumentato l'autostima nella squadra di Spalletti reduce da un doppio 4-0 in trasferta contro Udinese e Sampdoria.

Foto Tano Pecoraro/LaPresse

ROMA – Il Napoli non si accontenta, guarda ad un orizzonte mai così colorato azzurro e punta sempre più in alto. Le cinque vittorie di fila hanno aumentato l’autostima nella squadra di Spalletti reduce da un doppio 4-0 in trasferta contro Udinese e Sampdoria. E la sfida casalinga di domenica sera contro il Cagliari è per Spalletti l’occasione per confermare le doti di una squadra in piena salute, fisica e mentale. Spalletti sfiderà il suo conterraneo Walter Mazzarri al quale ha rivolto parole di stima nonostante gli attriti passati e le indoli e abitudini diverse, come fu rimarcato durante un Torino-Inter di tre stagioni fa. Dei sardi il tecnico dei partenopei teme in particolare l’organizzazione di gioco. “Mi aspetto un Cagliari organizzato. Con l’Empoli no, ma con la Lazio hanno dimostrato in campo di aver capito cosa vuole quell’allenatore. Dobbiamo avere le stesse qualità individuali e l’organizzazione di squadra”, ha dichiarato Spalletti. Normale pensare che il Napoli schiacciasassi di questo inizio stagione parta favorito ed è inevitabile che si parli in maniera chiara di ambizioni scudetto dopo al striscia positiva da record (nessun tecnico azzurro all’esordio ha fatti un filotto di cinque successi consecutivi). Spalletti non ha certo bisogno di caricare l’ambiente ma cerca comunque di mandare fuori giri la squadra e la stessa tifoseria con vistosi proclami. “Noi stiamo bene, benissimo. Ci sentiamo avvolti dall’affetto della nostra città e dei tifosi. Per esperienza sappiamo che ci sono momenti diversi e la viviamo con equilibrio. Noi non ci nascondiamo. Ma il candidato al primo posto è un condominio di sette squadre. Noi ci pigliamo i nostri millesimi ma non vogliamo quelli degli altri”, Ovvero tra i candidati c’è il Napoli di Osimhen e di Anguissa ma la strada appare ancora molta lunga.

Spalletti si gode il momento e gli elogi ma non fa fatica a riconoscere anche i meriti degli altri che hanno generato un Napoli così competitivo. “Non può che farmi piacere essere accostati a grandi di passato. Non è stato solo il Napoli di Gattuso e Sarri ma anche di Ancelotti e Benitez. C’è il talento di questi calciatori, un valore assoluto. I meriti sono nel livello raggiunto da questi ragazzi”, ha spiegato il tecnico. Il valore aggiunto è lo spirito, la voglia di ogni singolo di fare squadra (“I giocatori si allenano sempre al massimo e si stimolano, chi ha talento talento di solito si accontenta di quello. I nostri oltre ad averlo hanno quello di metterci sopra fatica e lavoro”), particolare che garantisce al tecnico ottimismo e fiducia. Per il match contro il Cagliari Spalletti potrà contare poi sul rientro di Demme e Mertens. Ma anche Ghoulam è vicino al recupero. “Vuole esserci e io a giocatori così farò sempre spazio. Magari alla partita successiva”, ha chiosato il tecnico partenopeo. Mazzarri, da ex, sogna lo sgambetto anche se non nasconde un velo di nostalgia per quel Napoli che gli fatto vivere “quattro anni memorabili”, dal 2009 al 2013. Tempi andati. “Sono sicuro che mi stimino, ma in questo momento io sono concentrato solo sul Cagliari e non penso a niente altro che dare input ai miei giocatori per mettere in difficoltà la squadra avversaria”, è stata la promessa del tecnico livornese di San Vincenzo, chiamato sull’isola per far uscire il Cagliari dalla crisi.

di Luca Masotto

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