BERLINO – Oggi si vota per il dopo Markel in Germania. La sfida tra i due candidati, il socialdemocratico Olaf Scholz e Armin Laschet, della Cdu-Csu ed erede naturale della Merkel si giocherà sul filo di lana. Seggi aperti fino alle 18. Ma il risultato potrebbe non essere decisivo: infatti trascorrerà del tempo prima che la Germania abbia un nuovo governo.
La spinta di Merkel
Merkel ha dato l’ultima spinta al candidato probabile suo erede: “Armin Laschet – ha detto – è abituato a costruire ponti, è questo lo stile che ha sempre avuto. È capace di unir e le persone. È capace di costruire una coesione fra persone anche diverse. E ha dimostrato in tutta la sua vita politica di essere in grado di far questo, non solo in modo teorico ma con passione e cuore. Domani in ballo c’è la stabilità della Germania. E non è indifferente chi governerà per garantire la pace e il futuro della Germania e dell’Europa. Dite alle persone che incontrate: ne va del tuo futuro, ne va dei tuoi bambini, ne va dei tuoi genitori. E solo ogni quattro anni si ha la possibilità di decidere chi lavorerà a tutto questo. Perciò io dico: due voti per la Cdu”, ha concluso la Cancelliera uscente dopo 16 anni di governo. Laschet ha poi ribadito che “bisogna tenere insieme il sud e il nord dell’Europa ma anche l’est e l’ovest. Non si potrà tenere unita l’Ue senza la Polonia, senza i Paesi centrorientali, e senza l’Ungheria”.
La polemica
L’attuale vicecancelliere Olaf Scholz ha replicato al vicepresidente dell’Spd, Kevin Kuhnert, secondo il quale servirà una consultazione nel partito per approvare la futura alleanza di governo: “La questione – ha detto – andrà affrontata successivamente”.
A Scholz ha fatto eco Annalena Baerbock: “Non scegliete il cancelliere per il clima sbagliato. Ormai lontani dal sogno della cancelleria, salvo improbabili rimonte dell’ultima ora, gli ecologisti avranno comunque un peso decisivo nei prossimi mesi e ci si può attendere anche un braccio di ferro coi liberali. Tutti vedono nell’Fdp l’ago della bilancia delle prossime consultazioni – ha aggiunto Heiner Bremer – ma molto dipenderà anche dai Verdi”
I sondaggi
Gli ultimi sondaggi di venerdì davano i socialdemocratici di Olaf Scholz avanti del 25% mentre l’Unione sarebbe al 22, i Verdi al 17, i liberali al 12, l’ultradestra di Afd al 10 e la Linke al 6%.