ROMA – Un impatto devastante sull’intero sistema dei trasporti con un ritorno alla normalità lento che comunque produrrà modelli di mobilità che saranno necessariamente diversi da quelli conosciuti prima del Covid. La previsione è del presidente dell’Autorità dei Trasporti Nicola Zaccheo che oggi a Montecitorio ha illustrato la relazione annuale al Parlamento annunciando di voler candidare l’Authority a vigilare sulla realizzazione del Pnrr. Proposta accolta con favore dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.
“L’impatto della pandemia sulla domanda e offerta dei servizi di trasporto nel 2020 è stato devastante per tutti i settori, determinando una drastica diminuzione dei volumi di traffico rispetto al 2019”, ha rilevato Zaccheo aggiungendo che “appare ragionevole che, anche quando la pandemia potrà considerarsi superata, la “nuova normalità” della mobilità collettiva non coinciderà con un ritorno allo status quo ante”. “Si può ritenere comunque – che i volumi di traffico pre-Covid saranno gradualmente recuperati, ovviamente con differenze riguardo alle modalità e ai motivi degli spostamenti, con una ripresa verosimilmente più sostenuta della mobilità collettiva per attività di lavoro e studio e più contenuta per i viaggi di media-lunga percorrenza”.
In questo quadro un ruolo decisivo lo potrà svolgere il Pnrr. Spiega Zaccheo: “La tragedia della pandemia può e deve trasformarsi in una opportunità di rinascita. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza costituisce lo straordinario strumento per la ripartenza e, soprattutto, il rilancio della nostra economia”. E su questo terreno l’Authority potrà svolgere un ruolo centrale. “ART rappresenta il naturale candidato, nella vigilanza sull’impiego delle risorse del Pnrr nel settore dei trasporti e potrà altresì fornire un contributo nella analisi della congruità dei medesimi investimenti alle linee guida predisposte dal Governo, sia nella fase attuale di avvio sia nei prossimi anni, durante l’effettiva realizzazione dei progetti e delle opere”.
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