ROMA – “Possiamo immaginare un mondo nuovo, perché abbiamo vissuto in un mondo ignoto”. Noubar Afeyan, presidente della società di biotecnologie Moderna (Libano) e co-fondatore del premio Aurora, intervenendo all’incontro internazionale di Sant’Egidio “Popoli fratelli, terra futura”, ha interpretato l’espressione “fede” come indispensabile per “lanciarsi verso il futuro”. Quando all’inizio dello scorso anno è incominciata l’epidemia, “lanciarsi in avanti è stata questione di vita o di morte”, con la fiducia che la tecnologia Rna “avrebbe salvato tantissime vite”. Moderna intende passare da meno di un miliardo di dosi di vaccino nel 2021 a tre miliardi entro il 2022 e costruire un impianto in Africa per produrvi 500 milioni di dosi. Facendo riferimento alla propria storia familiare, Afeyan ha richiamato la creatività dei sopravvissuti alle tragedie della storia, dei migranti che hanno cercato nuovi modi per salvare gli altri.
(LaPresse)