Riaperture, il governo rivede le percentuali delle capienze. Dall’11 ottobre e solo per le zone bianche, dunque, si va dal 100% dei posti coperti in cinema e teatri, al 60% per i palazzetti dello sport e 75% negli stadi, al 50% per le discoteche al chiuso e al 75% per quelle all’aperto. Per la zona gialla, invece, per stadi e palazzetti, la capienza consentita all’aperto sarà del 50%, e al chiuso del 35.
I commenti
Soddisfatto il ministro della Pubblica istruzione, Renato Brunetta”: Il Paese riapre. E il merito è soltanto delle vaccinazioni e del green pass”. Gli fa eco il ministro della Salute Roberto Speranza “le aperture sono e saranno graduali e sono possibili grazie alla campagna vaccinale”. E il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà aggiunge: “. «Se oggi ripartiamo anche con le attività culturali e lo sport andando finalmente verso la piena normalità, è perché abbiamo avuto il coraggio di spiegare agli italiani che il green pass sarebbe stato lo strumento principale attraverso il quale proteggere i cittadini evitando nuovi contagi”.
La richiesta
Che fossero riviste le percentuali di ingresso lo aveva chiesto all’unanimità il mondo dello spettacolo. Il presidente Mogol aveva già infatti sottolineato: “Vogliamo ribadire ancora una volta a gran voce la stringente urgenza di riaprire tutti i luoghi di cultura e di spettacolo, chiedendo al Consiglio dei Ministri la riapertura a capienza totale e in sicurezza. Non solo l’industria della cultura è una delle più importanti del Paese, per valore, occupati e riconoscibilità all’estero, ma è il motore psicologico per riavviare un paese stremato come il nostro. In Italia abbiamo il numero di vaccinati più alto d’Europa e le misure più restrittive. Attualmente la percentuale di persone parzialmente protette dal coronavirus è dell’84,39% mentre il 79,67% è completamente vaccinato. Ci era stato detto che con queste percentuali si raggiungeva l’immunità di gregge. È forse cambiato qualcosa? Non vogliamo morire sani e ci auguriamo che il Cdm sia d’accordo con noi e con tutti gli autori, gli artisti, gli organizzatori italiani”.
Le sanzioni
Ovvio che le percentuali, così come predisposte dovranno essere tassativamente rispettate. “Ferma restando l’applicazione delle eventuali sanzioni previste dall’ordinamento sportivo, dopo una violazione delle disposizioni relative alla capienza consentita e al possesso di una delle certificazioni verdi Covid-19 , a partire dalla seconda violazione, commessa in giornata diversa, la sanzione amministrativa accessoria della chiusura da uno a dieci giorni, a seconda della violazione”.