TRENTO – “Sulla capienza negli stadi abbiamo combattuto sempre e solo per il 100 per cento ovviamente ben venga anche il 75 per cento, però è assurdo vedere la massima capienza nei teatri e nei cinema e non negli stadi. Ho colto da alcune dichiarazioni la consapevolezza che questa percentuale possa essere portata al più presto al 100 per cento. Sono convinto che sarà così altrimenti si tratterebbe di un’azione discriminatoria verso il calcio che si aggiunge a una serie di altri comportamenti che non hanno aiutato il nostro settore”. Così il presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino, a margine dell’evento ‘Il calcio che verrà’ durante il Festival dello Sport’ di Trento. “Gli stranieri non hanno ancora chiare le difficoltà che si incontrano in questo Paese. Ci sono alcuni nodi fondamentali che vanno affrontati e risolti. Gli stranieri comprano squadre di calcio italiano perché ritengono che siano asset in grado di valorizzarsi, puntando sugli stadi, ma in Italia per fare uno stadio ci vogliono 10 anni, quando all’estero di anni ce ne vogliono due. Investono perché credono che questo calcio si possa riformare, ma per farlo servono risorse”. “Sono ormai più che convinto che le infrastrutture siano fondamentali per colmare gap italiano. E’ da un anno e mezzo che i club si parlano per confrontarsi su cosa serve davvero all’industria del calcio. E’ arrivato il momento di passare a una fase di esecuzione e valorizzazione del brand su scala internazionale, lavorare su contenuti e portare calcio italiano in giro per il mondo. Abbiamo un grande vantaggio sugli altri Paesi per il numero e la grandezza dei club: serve solo lavorare assieme”.
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Calcio, Dal Pino: “Spero nella capienza degli stadi al 100% sennò sarebbe discriminazione”
"Sulla capienza negli stadi abbiamo combattuto sempre e solo per il 100 per cento ovviamente ben venga anche il 75 per cento, però è assurdo vedere la massima capienza nei teatri e nei cinema e non negli stadi".