ROMA – “La vittoria del Pd e del centrosinistra è stata netta al primo turno e sono fiducioso anche per i ballottaggi. Guai però a pensare di avere già vinto, perché si parte sempre da zero a zero. Certo però che abbiamo presentato candidati preparati sostenuti da coalizioni larghe. La destra ha deciso invece tutto da Roma pensando più al derby tra Salvini e Meloni, che ai territori”. Così il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, intervistato dal Corriere della Sera.
“Se guardo ai flussi, è stata soprattutto la debolezza della proposta della destra a tener lontano dalle urne molti elettori – prosegue -. È però vero che esiste una distanza dalla politica e dalle istituzioni che va recuperata. E in ogni caso quei cittadini non sono spariti: se troveranno alle politiche un progetto convincente lo sosterranno. Spetta a tutti provarci e al centrosinistra non illudersi di aver già vinto”.
E per quanto riguarda il M5S: “Alle regionali cercammo il confronto ma di fronte al loro rifiuto ci rivolgemmo direttamente ai loro elettori, che seppero scegliere. Questo per me significa essere aperti e non subalterni. Da allora il Movimento ha abbandonato posizioni populiste, scegliendo una collocazione europeista e progressista. Posizione ribadita con chiarezza da Conte. Se confermeranno questa impostazione saranno naturali alleati di un nuovo centrosinistra allargato”.
Poi continua sui pentastellati: “Tocca a loro decidere da che parte stare. In alcune importanti città, in primis Napoli e Bologna, si sono già schierati col centrosinistra e, insieme, la vittoria è stata netta. Dopo il primo turno Conte ha detto “mai con la destra”. Ora chi vuole davvero lavorare a costruire uno schieramento riformista e progressista alternativo alla destra sovranista può dimostrarlo nei fatti. Misureremo su quello, sui fatti e non sulle chiacchiere”.