VARSAVIA – Quattro persone, fra cui il nipote del premier polacco Mateusz Morawiecki, sono state fermate durante la massiccia protesta pro Ue di domenica nel centro di Varsavia. Lo riferisce la polizia di Varsavia. Secondo gli organizzatori e le autorità della capitale, alla manifestazione hanno partecipato fino a 100mila persone. Il nipote del premier, Franek Broda, 18enne attivista per i diritti Lgbt e critico nei confronti del governo, ha accusato un poliziotto di avergli dato un calcio alla testa mentre era a terra e veniva arrestato. Un portavoce della polizia di Varsavia, Sylwester Marczak, ha confermato il fermo di Broda, con l’uso di manette, ma non ha risposto alle accuse di violenze da parte della polizia. Oltre che nella capitale, cortei pro Ue si sono tenuti anche in molte altre città della Polonia. Sono stati scatenati da una decisione della Corte costituzionale della Polonia, che il 7 ottobre ha stabilito che la Carta polacca prevale sulle leggi Ue nel caso in cui confliggano. Secondo chi critica il pronunciamento, può essere considerato una bocciatura dei valori Ue e potrebbe portare a una ‘Polexit’, cioè a un’uscita della Polonia dall’Ue.
LaPresse
Polonia: 4 fermati al corteo pro Ue, anche il nipote del premier
Quattro persone, fra cui il nipote del premier polacco Mateusz Morawiecki, sono state fermate durante la massiccia protesta pro Ue di domenica nel centro di Varsavia.