BRUXELLES – Oggi seconda e ultima giornata del Consiglio europeo a cui partecipano i referenti degli Stati dell’Ue. Molti i temi trattati ieri. Il premier italiano Mario Draghi ha chiesto di intervenire subito contro i rincari energetici a tutela della ripresa economica e preservare la transizione ecologica. Sul tema energia trovato l’accordo tra i 27 invitando la commissione ad “elaborare -si legge nel documento – uno studio sul funzionamento del mercato del gas e dell’elettricità nonché del mercato degli Ets” oltre a “valutare successivamente, se alcuni comportamenti di mercato richiedono una ulteriore regolamentazione”.
I suggerimenti
Si invita inoltre la Commissione e il Consiglio a “valutare rapidamente misure di medio e lungo periodo che rendano i prezzi dell’energia sopportabili per famiglie e aziende, che aumentino la resilienza del sistema energetico e del mercato interno dell’energia in Ue, assicurino gli approvvigionamenti e supportino la transizione ecologica”. In calce al documento si sottolinea che “bisognerà tener conto delle diversità e delle specificità delle situazioni degli Stati membri”. Il Consiglio dell’Ue invita “gli Stati membri e la commissione a fare, urgentemente, il miglior uso della toolbox dell’esecutivo Ue per fornire nel breve termine, sollievo ai più vulnerabili e supporto alle aziende sulla crisi energetica Il Consiglio straordinario dei ministri dell’energia porterà avanti il lavoro il 26 ottobre prossimo e il Consiglio Ue lo valuterà nel summit di dicembre”.
Immigrazione
Tra le questioni più spinose in discussione, il caso Polonia in merito allo stato di diritto. A difesa della Polonia, oltre all’Ungheria è scesa in campo anche la Lituania. Italia, Francia e Germania appaiono proiettate per una mediazione. Un incontro che, comunque, non sembra aver esasperato gli animi dei leader presenti: “Clima sereno e costruttivo” è emerso, “un’occasione per identificare meglio le difficoltà”.