MILANO – Ci sarebbe ancora 1 milione di lavoratori, in Italia, senza green pass. E, a guidare la classifica con la maggiore percentuale di lavoratori no vax, c’è Bolzano con il 17,5%. Sono le stime calcolate dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che rivela come i lavoratori italiani senza vaccino sarebbero scesi a poco meno di 2,7 milioni (pari al 12,2% del totale occupati). Se a questi ultimi togliamo le 350mila persone che per ragioni di salute sono esenti dal possesso del certificato verde e 1,3 milioni di addetti che regolarmente si sono sottoposti al tampone durante la settimana, rimarrebbero ‘scoperti’, ovvero senza Green pass, circa un milione di occupati.
La sensazione, secondo la Cgia, è che molti dipendenti senza Green pass abbiano ‘aggirato’ le disposizioni previste dal decreto legge, recandosi comunque in fabbrica o in ufficio. I controlli, così come previsti dalla norma, non sarebbero dunque, secondo l’associazione di categoria, “particolarmente stringenti”.
A Bolzano, nelle Marche, Aosta e Sud le situazioni più critiche sul fronte dei lavoratori senza green pass. ‘Prima’ in classifica Bolzano, dove i lavoratori no vax rappresentano il 17,5% sul totale degli occupati. Seguono la Sicilia con 204.605 addetti senza alcun vaccino (15,7% del totale), le Marche con 91.105 lavoratori senza alcuna immunizzazione (15,1%) e la Valle d’Aosta con 7.872 (15% del totale). La macro area dove la situazione è più critica, secondo la Cgia, è il Mezzogiorno: la stima degli addetti senza alcun vaccino sfiora i 767mila occupati, pari al 13,1% del totale.
Nonostante l’impennata, nell’ultima settimana, per la Cgia, “è evidente” che il numero dei tamponi eseguibili ogni giorno dalle farmacie e dalle strutture pubbliche e private presenti nel Paese “è inferiore alle richieste avanzate dai lavoratori”.
di Laura Pirone