BRINDISI – Ci sarebbe stata una lite tra cognati per futili motivi, riconducibile all’opportunità che una ragazzina di 14 anni andasse in discoteca, dietro l’accoltellamento avvenuto a Brindisi lo scorso 24 ottobre sul pianerottolo di una palazzina della città. In carcere con l’accusa di tentato omicidio è finito un 45enne, identificato dai carabinieri come l’autore della coltellata sferrata alla gola del 47enne, portato in ospedale e ricoverato in rianimazione. I medici hanno sciolto la prognosi nelle ultime ore.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brindisi, Tea Verderosa, nell’ordinanza di custodia cautelare – di cui LaPresse ha preso visione – ha contestato l’aggravante dei futili motivi e il fatto che il tentato omicidio è avvenuto alla presenza di un minore di 18 anni, così come evidenziato nella richiesta di arresto firmata dal sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro. L’interrogatorio di garanzia si svolgerà lunedì mattina.
(LaPresse)