Firenze, 7 apr. (LaPresse) – I vigili del fuoco e i carabinieri avevano capito subito che c’era il dolo dietro l’incendio che nella tarda serata di mercoledì scorso, a Montelupo Fiorentino (Firenze), ha distrutto un camper e minacciato un edificio che ospita un centro di accoglienza per richiedenti asilo. Il movente sarebbe stata la gelosia di un uomo da poco lasciato dalla sua fidanzata. Ieri sera i carabinieri della stazione di Montelupo Fiorentino hanno eseguito un decreto di fermo d’indiziato di delitto per i reati di incendio e furto in abitazione, emesso dalla procura di Firenze, nei confronti di un ventiquattrenne nigeriano, richiedente asilo, attualmente senza fissa dimora.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giovane nigeriano si è presentato al centro di accoglienza perché voleva incontrare l’ex fidanzata, una sua connazionale. La ragazza, che nei giorni precedenti era stata oggetto di minacce e violenze da parte del ventiquattrenne, era andata a casa di alcune amiche. Non trovandola, il giovane ha dato in escandescenze e ha appiccato il fuoco a un camper parcheggiato nei pressi del centro di accoglienza. Poi è fuggito con una bicicletta che aveva rubato poco prima nella struttura che ospita i profughi.