BARI – E’ contestato anche il reato di turbativa d’asta immobiliare nei confronti di alcuni dei 24 indagati, arrestati oggi a Bari dai carabinieri, nell’inchiesta chiamata Logos che ruota attorno al gruppo ritenuto di stampo mafioso e riconducibile a Giovanni Loiudice detto Giannino. Il sodalizio sarebbe stato legato dapprima al clan Parisi e in ultimo al clan Capriati, entrambi della città di Bari, e sarebbe stato attivo nel territorio di Altamura (Bari).
“Al fine di assicurare il sostentamento economico del clan e degli affiliati, il sodalizio si adoperava per far vincere agli interessati alcune gare per pubblici incanti di edifici e terreni posti all’asta, in cambio di denaro”, hanno spiegato gli investigatori nel corso della conferenza stampa. “Il denaro era pari a una percentuale dell’importo di aggiudicazione, costringendo, con la forza intimidatrice del gruppo, gli altri partecipanti all’asta a desistere dal presentare offerte al rialzo”.
(LaPresse)