BARI – Le indagini patrimoniali condotte dai carabinieri di Bari, nell’ambito dell’inchiesta Logos coordinata dalla Dda del capoluogo pugliese che oggi ha portato a 24 arresti, hanno anche consentito ai pm di chiedere e ottenere dal gip il sequestro preventivo di una società a responsabilità limitata, attiva nella commercializzazione di birra artigianale.
La società sarebbe riconducibile a Giovanni Loiudice Giovanni, ritenuto figura di primo piano dell’omonimo clan di stampo mafioso, e al figlio Alberto. Sotto sequestro anche un’autovettura di grossa cilindrata intestata a Giovanni Loiudice, conseguente alla sproporzione tra reddito dichiarato e evidenze patrimoniali, per 260mila euro.
(LaPresse)