TORINO – La bimba di soli 15 mesi abbandonata in Ucraina da famiglia italiana. La coppia l’aveva voluta nel 2020 grazie ad una maternità surrogata, poi la rinuncia. “Non la sentivo come mia figlia – ha dichiarato la mamma supportata anche dal papà convocati 15 giorni fa in Procura a Novara – che c’entro con lei. Non me la sento di crescerla, non ce l’ho fatta”.
L’ipotesi di abbandono di minore
La bimba abbandonata in Ucraina è ora al sicuro in affidamento presso una coppia di Novara. Lo ha disposto la Procura della città piemontese che ha convocato 15 giorni fa i genitori e che ha avviato l’iter verso la sistemazione definitiva. Ora si valutano varie ipotesi, tra cui anche quella di apertura di un fascicolo penale per “abbandono di minore”. La piccola è stata anche affiancata da una tata di lingua ucraina per facilitarle l’integrazione con il nuovo nucleo familiare.
L’adozione
Per il procedimento di adozione si è proposta Maria Sole Giardini, consigliere generale dell’associazione Luca Coscioni che dal 2016 si impegna per una proposta di legge sulla gravidanza solidale, portata avanti senza compensi “per mettere al centro la tutela dei nati, della gestante per altri e dei genitori intenzionali”. “Non si tratta di come un bambino nasce – ha detto – ma dell’amore che si è disposti a dargli. È per questo che io e mio marito Sergio siamo disponibili ad accoglierla”.