CAGLIARI – Il bilancio è pesante, e di sicuro non era da mettere in conto con un’allerta gialla, ovvero criticità normale. Perché di normale la domenica di Cagliari in particolare, e del sud Sardegna in generale, non ha avuto proprio niente. La pioggia è caduta ininterrottamente e violentemente per ore scardinando alberi, facendo crollare muri, portando via pezzi di strade e greti di fiumi.
Fino ad ammazzare un uomo, un 81enne di Sant’Anna Arresi, nel Sulcis che, uscito dalla sua auto, è stato letteralmente travolto dall’ondata di un canale in piena. I vigili del fuoco l’hanno cercato per ore: momenti di angoscia e speranze che si sono infrante nel primo pomeriggio, quando è stato ritrovato il suo corpo senza vita. “C’era un mare d’acqua, è stato portato via dalla corrente”, ha detto il sindaco Anna Maria Diana.
E per tutto il pomeriggio sono state decine le segnalazioni di persone disperse, tutte salvate in serata: 4 cacciatori a Sarroch, altri 5 a Villa San Pietro, rimasti su un albero fino all’arrivo dei soccorsi per sfuggire alla piena delle acque, ancora una ventina a Capoterra. Molti altri hanno invece preferito restare negli agriturismo o nei casolari dove avevano trovato riparo fino al miglioramento delle condizioni meteo.
In serata, anche un incidente sulla Statale 131, con 5 auto coinvolte, cacciatori che rientravano a casa feriti e due cani morti. A Siliqua è crollata una casa, dentro c’erano due anziani e il figlio, nessuno si è fatto male: ora sono ospitati in una casa di riposo e in una struttura cittadina. Sin dall’alba Cagliari è stata particolarmente colpita.
Disastrosa la situazione nel quartiere di Pirri, dove si è riproposto uno scenario raccapricciante: veri e propri fiumi d’acqua lungo le strade, auto letteralmente inghiottite dalla pioggia, pali della segnaletica stradale divelti. E poi tombini saltati, strade interrotte, muri crollati. Centinaia e centinaia di chiamate ai vigili del fuoco che per tutta la giornata non si sono fermati un minuto. Una situazione sempre più difficile con il passare delle ore, tanto che la Protezione Civile ha aggiustato il tiro in corso d’opera modificando l’allerta da gialla ad arancione, come evidentemente doveva essere sin da subito.
Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, che ha deciso di chiudere immediatamente parchi, cimiteri e scuole fino a domani sera, lo dice pur senza cavalcare la polemica. “L’allerta meteo doveva essere almeno arancione visto che in città sono caduti 104 millimetri di pioggia in 4 ore. Se a Cagliari e Pirri non si devono contare feriti o, peggio, ancora, vittime, è anche perché già da mezza mattina abbiamo attivato le iniziative come se fossimo in arancione, raddoppiando le squadre e chiudendo le strade. Tra l’altro, le caditoie nelle ultime tre settimane sono state pulite tre volte. E anche le vasche di laminazione, svuotate mercoledì”, assicura il primo cittadino.
Anche altri sindaci della città metropolitana hanno in serata deciso di chiudere le scuole per domani. Il ciclone colpirà nelle prossime ore anche le altre zone della Sardegna, prima il nuorese poi la Gallura al nord, già devastata nei giorni scorsi dal maltempo. “I quantitativi di pioggia che avevamo previsto sono già caduti. Visto che continuerà a piovere in maniera diffusa su tutta l’isola e vista la fragilità del territorio, si è alzato il livello di allerta”, assicura il direttore generale della protezione civile regionale, Antonio Belloi. Per i vigili del fuoco, i volontari e tutte le forze dell’ordine sarà un’altra notte di super lavoro.(LaPresse)