TORINO – Un’edizione promossa, pur tra le difficoltà legate a una prima volta e al contesto globale, in un mondo ancora condizionato dalla pandemia. Nell’ultimo giorno delle Atp Finals torinesi Angelo Binaghi traccia il bilancio e indica la strada per il futuro. Roseo per il movimento del tennis, sempre più in crescita e immerso in una nuova età dell’oro con due italiani nei primi dieci al mondo, e per il Masters sotto la Mole, che ha ricevuto apprezzamenti da giocatori e addetti ai lavori. Pur con la consapevolezza che si possa migliorare sotto tanti aspetti.
E’ questa una delle promesse del numero uno della Fit per gli anni a venire. “Abbiamo una base di grande successo. Con l’aiuto di tutti vogliamo farla crescere come è successo a Roma (agli Internazionali d’Italia, ndr) di anno in anno, fino a lasciare tutti a bocca aperta – ha assicurato – Nell’interesse della federazione che rappresentiamo dobbiamo essere capaci di trarre tutti gli elementi positivi che possono arrivare dai territori. E lo faremo”. Un maggior coinvolgimento della città è tra i temi sul tavolo che verranno discussi con la nuova amministrazione comunale, con il passaggio di testimone tra Chiara Appendino e Stefano Lo Russo avvenuto proprio a ridosso dell’evento. Binaghi ritiene che “si possa continuare con questo sistema torinese di una sinergia incredibile” dichiarando che “siamo pronti e aperti alle loro idee”.
Il ‘torneo dei maestri’ ha generato numeri da capogiro. Si va dai 15 milioni di euro di incasso dai biglietti (includendo anche la parte ‘corporate’), con l’auspicio di superare quota 20 quando la situazione tornerà alla normalità, fino al boom sui social, dove tra il 5 e il 20 novembre sono 19 i milioni di utenti raggiunti, con 22 milioni di visualizzazioni e 1,4 milioni di interazioni. Il video più visto, con 1,1 milioni di visualizzazioni, è quello degli otto giocatori protagonisti del Masters in centro città. Binaghi non ha risparmiato stilettate al numero uno del Coni Giovanni Malagò (“una caduta di stile” le sue parole dei giorni scorsi contro Chiara Appendino sulla genesi dell’idea di portare le Atp a Torino) e al Comitato Tecnico Scientifico, che ha negato la richiesta di allargamento, prima del 75% e poi del 67,5% della capienza, presentata dalla federazione. Una decisione ritenuta “irrazionale e sciagurata”.
Per il futuro, confida Binaghi, la situazione non può che migliorare, tra l’arrivo di fan provenienti dall’estero che potranno contribuire a maggiori ricadute sul territorio e l’auspicio di un ritorno alla normalità, con un Pala Alpitour gremito in ogni ordine di posto. “Bisogna rivedere il progetto del site e nel rivisitarlo aggiungere tutti i servizi che necessitano di essere completati o implementati – ha aggiunto il presidente della Fit indicando il settore della ristorazione come uno di quelli da modificare – Miglioramenti? Ce ne sono, la lista è lunghissima”. Dopo lo show dei maestri nell’azzurro del Pala Alpitour, da domani è già tempo di pensare a una edizione delle Finals ancora più stupefacente.
Di Alberto Zanello