MILANO – La Roma conquista tre punti importanti a Marassi contro il Genoa grazie a una doppietta del giovanissimo Afena-Gyan, che Mourinho butta nella mischia al 75′ di una partita dura, giocata sotto una pioggia battente e che i giallorossi, pur dominando per larghi tratti, non riuscivano a sbloccare contro la coriacea difesa rossoblu. Il Genoa ha dato tutto anche per il nuovo tecnico, Andriy Shevchenko, che debutta con una sconfitta e resta al terzultimo posto. La Roma con questa vittoria supera Juve, Lazio e Fiorentina ed è sola al quinto posto.
La Roma si presenta con Zaniolo in panchina, attacco ‘pesante’ per Mourinho con Shomurodov affiancato ad Abraham (impalpabile per quasi tutta la serata), con alle spalle Mkhitaryan ed El Shaarawy. Shevchenko fa partire il Genoa, molto rimaneggiato dagli infortuni, con un 3-5-2, con l’attacco affidato a Ekuban e Pandev. Piove forte a Genova e il campo è pesante e molto scivoloso.
La Roma comincia in avanti e ha la prima occasione già al 3′ con un colpo di testa di Shomurodov da distanza ravvicinata, che finisce alto sulla traversa. Il fraseggio dei giallorossi, a volte reso difficoltoso dal campo bagnato, mette in difficoltà il Genoa. Al decimo minuto nuova tegola sul centrocampo della Roma, privo di Cristante causa Covid: Pellegrini si infortuna e zoppica vistosamente, ma sceglie di restare in campo.
Al 14′ gran tiro da fuori e gol di Mkhitaryan che però viene subito annullato da Irrati, che vede un leggero tocco di mano di Abraham in area (e il Var conferma). Al 17′ altra occasione per Shomurodov su cross di Abraham ma il tiro è debole, Sirigu lo blocca. Il Genoa prende le misure alla Roma e chiude tutti gli spazi. La Roma resta però molto aggressiva. Al 23′ prima giocata interessante del Genoa con Ekuban che arriva al tiro, ma Ibanez lo disturba e ne esce una conclusione facile per Rui Patricio.
La Roma però tiene in mano il pallino del gioco e su una ripartenza potrebbe far male: al 28′ El Shaarawy mette una gran palla a Shomurodov in mezzo all’area, ma l’uzbeko arriva sbilanciato e da pochi passi spara alto. Verso la fine del primo tempo la Roma tira il fiato e il Genoa si fa vedere in avanti. Ma la Roma è sempre la più pericolosa e al 42′ tenta un tiro di nuovo Mkhitaryan, che però termina altissimo sopra la traversa.
La ripresa inizia sotto una pioggia battente, un vero e proprio acquazzone accoglie i giocatori al ritorno dagli spogliatoi. La Roma comincia subito a premere e al 50′ ancora Mkhitaryan prova, ma il tiro è alto. Subito dopo grande occasione davanti alla porta per Shomurodov, anticipato di un soffio da Biraschi. Ma i giallorossi sono padroni del campo, il Genoa tenta solo qualche timida sortita di rimessa che viene subito neutralizzata dalla Roma.
Al 63′ primo cambio: lo fa Shevchenko, togliendo Pandev e inserendo Hernani. Al 68′ nuova occasione per i giallorossi con cross di Abraham, sponda di Shomurodov e Pellegrini che da pochi passi non trova il tempo giusto per il tiro. Un minuto dopo ancora un pericolo per il Genoa sull’asse El Shaarawy-Mkhitaryan, ancora una volta l’armeno tira alto. Subito dopo, al 70′, prima grande occasione per i rossoblu con Sturaro che da pochi passi prova a battere a rete: disturbato da un grandissimo El Shaarawy, ‘consegna’ di fatto il pallone tra le braccia di Rui Patricio.
Ma la Roma continua a premere e ancora Mkhitaryan tira a fil di palo. Al 75′ primo cambio Roma, e sarà quello decisivo: Afena-Gyan, classe 2003, rileva Shomurodov. All’81’ proprio Afena-Gyan la sblocca dopo una grande azione personale di Mkhitaryan, che fa tutto il campo palla al piede e gliela mette sulla corsa davanti alla porta: la posizione è angolata ma il ragazzo della Primavera ha classe e la piazza all’angolo opposto.
Gli ultimi minuti il Genoa prova con la forza della disperazione e diversi cambi a riprenderla. Ma allo scadere, al 94′, Afena-Gyan sigla la doppietta personale con un tiro a giro da fuori area che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Due giocate da campione che regalano i tre punti a Mourinho. Il Genoa resta terzultimo e se Shevchenko vuole salvarlo dovrà davvero rimboccarsi le maniche.(LaPresse)