ROMA – Per la procura generale presso la Cassazione il ricorso presentato da Michele Prestipino è “inammissibile o infondato”. Lo ha sottolineato il pg nell’udienza che si è tenuta nell’Aula Magna, davanti alle Sezioni unite civili della Suprema Corte, sulla vicenda della nomina del capo della procura di Roma.
Il provvedimento della Cassazione è atteso entro 30 giorni.
Prestipino, attuale procuratore capo a Clodio, ha presentato ricorso contro le sentenze di Tar e Consiglio di Stato che hanno dato ragione a uno degli altri candidati, il procuratore capo di Firenze, Marcello Viola.
Nel corso dell’udienza il Csm, attraverso il suo legale ha “insistito per l’accoglimento del ricorso” di Prestipino, nel quale i legali dell’ex capo della Direzione distrettuale Antimafia di Roma, lamentavano un “vizio di eccesso di potere giurisdizionale per invasione della sfera di discrezionalità riservata al Csm per una pluralità di profili”.
Intanto, lo scorso 18 novembre, la Commissione incarichi direttivi di Palazzo dei Marescialli è tornata sulla decisione votando come futuro capo dell’ufficio giudiziario della Capitale, Francesco Lo Voi, attuale procuratore capo a Palermo.
Lo Voi, proposto dal laico di Forza Italia Alessio Lanzi, è uscito vincitore con quattro preferenze. Un voto è andato a Marcello Viola.
La decisione presa dalla Commissione, dopo il parere del Guardasigilli Marta Cartabia, verrà portata per il voto finale in plenum, verosimilmente prima di Natale.
Lo Voi ha iniziato la sua carriera come pretore a Sanluri. E’ stato giudice a Caltanissetta, poi pretore a Palermo dove dal 1990 è diventato sostituto procuratore e nel 1997 sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello. Dal 2002 l’esperienza da consigliere nel Csm, poi il ritorno a Palermo e dal 2007 ancora a Roma, sostituto procuratore generale in Cassazione. Nel 2010 è entrato nella rappresentanza dell’Italia a Eurojust e, dal dicembre 2014, dirige la procura del capoluogo siciliano.
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