La Juve si rialza, Dybala e Morata piegano la Salernitana

Un goal per tempo per i bianconeri

Paulo Dybala (Foto Alessandro Garofalo/LaPresse)

TORINO – La Juventus non è ancora fuori dalla tempesta, ma nel frattempo almeno ritrova i gol dei suoi attaccanti. Dopo un weekend da incubo, tra la sconfitta con l’Atalanta e l’inchiesta della Procura di Torino per il caso plusvalenze, la Vecchia Signora trova tre punti che fanno morale passando 2-0 all’Arechi grazie ai sigilli di Dybala nel primo tempo e di Morata della ripresa, proprio nel momento in cui campani sembravano poter tornare sotto. Due reti pregevoli siglate da coloro chiamati a trascinare la squadra. Il punteggio poteva essere più rotondo, e conferma le difficoltà in zona gol di Chiellini e compagni, ma la vittoria degli ospiti non è mai stata in discussione. Aspettando giorni migliori, la Vecchia Signora riparte da Salerno nella sua rincorsa ai primi posti.

Allegri cambia tanto, un po’ in tutti i reparti, rispetto alla sfida persa con l’Atalanta. Kean rimpiazza Morata in attacco, sulle corsie esterne chance per Bernardeschi e Kulusevski, in difesa fuori Alex Sandro e Bonucci, rimpiazzati da Pellegrini e dal rientrante Chiellini. Colantuono risponde con il tandem offensivo Simy-Bonazzoli. La Juve ha voglia di rialzarsi e di reagire e non a caso parte fortissimo, in particolare sull’asse Dybala-Kulusevski. Proprio da una combinazione dei due nasce il vantaggio bianconero, con lo svedese che tocca in mezzo per l’argentino che dal limite dell’area di prova trova l’angolino dove Belec non può arrivare. La Vecchia Signora non si accontenta, non stacca la spina e trova anche il raddoppio con una zampata di Chiellini, ma l’arbitro annulla per un fuorigioco millimetrico di Kean. La Salernitana del primo tempo è tutta in colpo di testa di un soffio a lato di Simy, nell’unica palla giocabile che l’ex Crotone riceve in tutto il primo tempo.

Nella ripresa il copione del match non cambia, gli ospiti fanno la partita mentre i campani faticano a uscire da metà campo. La Juve però ha il difetto, come spesso le è accaduto quest’anno, di non chiudere la partita, mancando il raddoppio con conclusioni da fuori di Dybala e Cuadrado. Così, al primo affondo della ripresa dei ragazzi di Coalntuono, la Vecchia Signora rivede gli spettri: il cross di Veseli dopo un rimpallo finisce col favorire Ranieri, che incrocia bene a trova un palo clamoroso, con la palla che danza per l’area piccola prima di finire fuori. Improvvisamente la Juve si scopre fragile, la Salernitana – grazie anche alla spinta del suo pubblico – guadagna campo e prende fiducia. L’arrembaggio dei campani però ha vita breve: Morata, subentrato poco prima a Kean, converte in rete il primo pallone utile con un pregevole tocco di suola. Che chiude la partita e regala un finale in pieno controllo ai bianconeri, che non dilagano per imprecisione sotto rete e per uno scivolone di Dybala dal dischetto del rigore, proprio sul gong. Come a ricordare che la guarigione della Juve è ancora lontana.

(LaPresse)

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