ROMA – “Le nostre società e le nostre città hanno subito gli effetti della globalizzazione e della digitalizzazione, ulteriormente accentuati dalla pandemia di Covid-19. Queste tendenze vanno oltre lo spazio fisico che condividiamo, cancellando le distanze e suggerendo un possibile declino della concentrazione urbana. Tuttavia, anche in questo contesto, le città non smettono mai di attrarre persone”, “le nostre città sono l’espressione dell’attività umana; crescono e si sviluppano intorno ai bisogni e alle aspirazioni dei loro abitanti; si trasformano grazie alle idee e alla creatività dei loro cittadini. Questo è il tema dell’Expo di Roma 2030”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio presentando la candidatura di Roma all’Expo 2030. “La nostra idea di città è inclusiva e policentrica, offrendo le stesse opportunità e accesso ai servizi a ogni abitante, in termini di infrastrutture e sviluppo culturale, sociale e umano. È una città che punta al raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 11 dell’Agenda ONU 2030: ‘rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili’, ha spiegato il titolare della Farnesina.
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Expo 2030, Di Maio: “Città inclusiva e policentrica al centro della nostra candidatura”
"Le nostre società e le nostre città hanno subito gli effetti della globalizzazione e della digitalizzazione, ulteriormente accentuati dalla pandemia di Covid-19".