BRUXELLES– Il Parlamento europeo condanna il dispiegamento delle forze militari russe ai confini con l’Ucraina, chiede che le sanzioni contro la Russia includano l’esclusione dal sistema di pagamento Swift e ribadisce che la Russia non può decidere il futuro dell’Ucraina. In reazione alle crescenti minacce militari russe contro l’Ucraina, il Parlamento afferma che qualsiasi ostilità da parte di Mosca avrà un elevato costo economico e politico. In una risoluzione approvata oggi il Parlamento chiede che il governo di Mosca ritiri immediatamente le sue forze militari e che ponga fine alla sua minaccia contro il paese vicino. La risoluzione non legislativa è stata approvata con 548 voti favorevoli, 69 contrari e 54 astensioni.
I deputati osservano come il dispiegamento delle forze militari costituisca inoltre una minaccia per la pace, la stabilità e la sicurezza dell’Europa, e sia uno strumento di pressione per ottenere concessioni politiche a scapito dell’Ucraina. Con riferimento alle aspirazioni ucraine per la Nato, i deputati sottolineano che “la scelta delle alleanze da parte di qualsiasi paese non deve essere soggetta all’approvazione di un paese terzo” e pertanto respingono i tentativi della Russia di includere alcuni paesi nella sua “sfera di influenza” e quindi di plasmare il loro futuro.
La Russia deve pagare un costo economico e politico elevato per qualsiasi nuova aggressione. L’Ue deve essere pronta a inviare alla Federazione russa un forte avvertimento, ossia che ostilità militari contro l’Ucraina non solo saranno inaccettabili, ma avranno anche un elevato costo economico e politico. I paesi Ue devono essere pronti a concordare rapidamente l’adozione di severe sanzioni economiche e finanziarie contro il governo russo al fine di far fronte alle minacce immediate, anziché attendere che si verifichi un’altra invasione prima di intervenire.
Qualsiasi nuovo pacchetto di sanzioni dovrebbe riguardare gli ufficiali e gli ammiragli russi coinvolti nella pianificazione di un’eventuale invasione, così come le persone e gli oligarchi “nell’orbita del presidente russo e i relativi familiari”. Dovrebbe anche comportare il congelamento dei beni materiali e finanziari nell’Ue, divieti di viaggio, l’esclusione della Russia dal sistema di pagamento Swift, l’individuazione di importanti settori importanti dell’economia russa e l’interruzione del finanziamento dei servizi di intelligence e dell’esercito del paese.
I deputati chiedono anche che l’Ue adotti misure credibili per ridurre la propria dipendenza dalle importazioni di energia dalla Russia e per dimostrare una maggiore solidarietà energetica con l’Ucraina. Ciò dovrebbe essere attuato incrementando le interconnessioni delle infrastrutture energetiche dell’Ue e dell’Ucraina. Nel testo, si esorta inoltre a non rendere operativo il gasdotto Nord Stream 2, indipendentemente dalla sua eventuale conformità alle disposizioni della direttiva Ue sul gas naturale. Il Parlamento esorta la Russia, e i separatisti sostenuti dalla stessa presenti in Ucraina orientale, a rispettare l’accordo di cessate il fuoco. Inoltre, i deputati invitano la Russia a impegnarsi in modo costruttivo nel cosiddetto Formato Normandia (che riunisce i rappresentanti di Germania, Russia, Ucraina e Francia) per cercare di risolvere la guerra nel Donbas e nel Gruppo di contatto tripartito, nonché a rispettare i suoi obblighi internazionali, in particolare nell’ambito degli accordi di Minsk e della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. Infine, nella risoluzione si esprime il pieno appoggio all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale.
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