Quirinale, per Mattarella inizia il tempo dei saluti, prima dal Papa poi ‘commiato’ ambasciatori

Foto Vatican Media / LaPresse 16 dicembre 2021 Città del Vaticano - Vaticano cronaca Il Santo Padre Francesco in Udienza privata con il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella come visita di congedo in vista della fine del mandato settennale

ROMA – Con la visita oltre Tevere a Papa Francesco, Sergio Mattarella avvia il conto alla rovescia che lo porterà alla fine del suo settennato. L’ingresso al palazzo Apostolico, la stretta di mano con il Pontefice, lo scambio di doni, e il colloquio faccia faccia di 45 minuti, scandiscono il primo appuntamento del calendario dei ‘saluti’ che porterà l’inquilino del Colle al discorso di fine anno, quello durante il quale il Capo dello Stato si congederà dal paese, entrando nella casa degli italiani.

Il suo “mi congendo”, Mattarella lo rimarca nel primo appuntamento ufficiale al Quirinale, riunendo per gli auguri di Natale e Capodanno, tutto il corpo diplomatico. “È con grande piacere che torno ad accogliervi al Quirinale per il saluto di fine anno. Oggi, per me, è anche l’occasione di un commiato”, parole che il capo dello Stato certamente ripeterà nelle prossime occasioni, senza la certezza, tuttavia, di spegnere le ancora numerose ‘esternazioni’ di chi lo rivorrebbe al Quirinale anche dopo il 3 febbraio, in tandem con Mario Draghi a palazzo Chigi.

Su questo tema Mattarella ha più volte fatto capire la sua contrarietà nei confronti di un percorso ritenuto ai limiti della costituzionalità e pertanto per lui inammissibile. E oggi la visita in Vaticano, con la famiglia al seguito – compresi i sei nipotini – rappresenta lo scatto che cattura proprio la volontà di tenere fede alla sua decisione. Senza possibilità di passi indietro.

E in attesa che Mattarella incontri lunedì le Alte cariche della Repubblica, oggi con il corpo diplomatico è tornato a toccare temi a lui vicini, che hanno segnato la sua presidenza. Forte il richiamo all’unità a livello internazionale su clima, migranti e pandemia. La difesa di quel multilateralismo che per l’Italia resta “una priorità” come sancito dai padri costituenti: “Un ordinamento internazionale che rifiuti la violenta composizione delle controversie e che assicuri – tramite la certezza del diritto – pace, libertà e rispetto dei diritti umani, è l’unico nel quale tutti i popoli della terra possano rispecchiarsi adeguatamente”.

Sulla lotta al Covid, Mattarella chiede con fermezza di fare fronte comune contro “le sfide del momento” che “trascendono i confini nazionali. Con il suo carico di sofferenza per milioni di nostri concittadini, la pandemia ci ha dolorosamente ricordato che la cooperazione internazionale e la solidarietà non sono soltanto opzioni possibili bensì esigenze risolutive. Ci si può salvare solamente agendo tutti insieme”. E proprio contro il tentativo di isolamento, portato avanti da molti stati europei, Mattarella tira la bordata: “La realtà dei nostri giorni ci lascia intendere come in ogni ambito delle relazioni internazionali approcci esclusivamente nazionali non abbiano speranza di successo”.

“I nostri destini, quelli del pianeta e dell’intera umanità, sono inestricabilmente legati”, dice a voce ferma. E’ in quest’ottica che l’inquilino del Colle, punta il faro sulla ‘insoluta’ questione dei flussi migratori, una crisi – sottolinea – che “ha generato lo scorso anno, secondo le Agenzie delle Nazioni Unite, un incremento del fenomeno migratorio, che ha raggiunto un livello che supera i 280 milioni di essere umani, mentre i profughi, nello stesso periodo, hanno superato gli 82 milioni di persone”.

Un resoconto crudo ed estremamente realistico di fronte al quale, “è evidente che non possiamo chiudere gli occhi, ripiegarci su noi stessi, ma dobbiamo avere il coraggio di raccogliere le sfide, elaborando congiuntamente soluzioni all’altezza degli impegni liberamente assunti a livello internazionale”. Non è infatti un caso che prima di salutare uno ad uno ambasciatori e ambasciatrici riunti nella sala dei Corazzieri, Mattarella consegna il suo personale auspicio per un 2022: “Che consenta ai nostri popoli di far tesoro delle lezioni che abbiamo appreso in questi due anni, per un miglior futuro”.(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome