ROMA – “E’ il Parlamento a decidere la vita del governo”: è la risposta del premier Mario Draghi a chi gli ha chiesto su una sua possibile ascesa al Colle durante la conferenza stampa di fine anno tenutasi presso l’Auditorium Antonianum. E ha poi aggiunto: “Ha fatto bene a ricordare – riferendosi all’interlocutore – che questo governo comincia con la chiamata del presidente Mattarella, una chiamata di altissimo ordine che si è tradotto in vicinanza costante all’ azione di governo, ma la responsabilità quotidiana sta nel Parlamento così come la prosecuzione sta nel Parlamento. Quale che sia il prossimo governo l’importante è che sia sostenuto da una maggioranza più ampia possibile. Per questo ringrazio la maggioranza perché capisco che non sia facile lavorare insieme con idee diverse e punti di partenza drammaticamente diversi”. Draghi si è poi rivolto all’informazione: “Pper tutto ciò che fate per la democrazia e per la libertà, in particolare la stampa parlamentare per quanto fatto nell’ultimo anno”.
Gli obiettivi raggiunti
Il premier, durante l’intervento, ha elencato gli obiettivi raggiunti dall’esecutivo: “Abbiamo conseguito tre grandi risultati – ha detto – siamo uno dei Paesi più vaccinati, abbiamo consegnato in tempo il Pnrr e abbiamo raggiunto i 51 obiettivi. Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà”.
Vivere il presente
Mentre su ciò che l’aspetta al termine del suo mandato è stato netto: “Il mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni”. Per cui “io non immagino il mio futuro all’interno o all’esterno” di esse. “L’ho detto una volta rispondendo ad una domanda fatta da alcuni ragazzini al punto luce di Torre Maura: l’importante – ha aggiunto – è vivere il presente e farlo al meglio possibile”
Campagna vaccinale
E sulla campagna vaccinale ha poi concluso: “I vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus e l’evidenza scientifica ci dice che il vaccino funziona molto bene, anche contro le varianti”. Ad oggi “sono stati somministrati 15,6 milioni di terze dosi, raggiungendo tre quarti della popolazione”, invitando tutti alla terza dose.