ROMA – Asse Italia-Francia per riformare le regole di bilancio europee e garantire così la tenuta di una ripresa che non sia solo una fiammata post pandemia ma che abbia basi solide e sia in grado di sostenere a lungo le singole economie europee. La proposta è contenuta in un lungo intervento firmato dal presidente francese Macron e dal premier italiano Draghi e apparso oggi sul Financial Times, lo stesso giornale che ha messo in pagina con il massimo rilievo la presa di posizione del capo del governo italiano sulla crisi russo-ucraina.
L’assunto di partenza dell’intervento dei due leader è che puntare a una riduzione dei livelli di indebitamento dei singoli Paesi rappresenta un obiettivo non rinviabile ma che non deve mettere a repentaglio una ripresa che resta in gran parte da consolidare. Scrivono i due leader. “Non c’è dubbio che dobbiamo ridurre i nostri livelli di indebitamento. Ma non possiamo aspettarci di farlo attraverso tasse più alte o tagli alla spesa sociale insostenibili, né possiamo soffocare la crescita attraverso aggiustamenti di bilancio impraticabili”. Piuttosto, precisano “la nostra strategia è quella di mantenere sotto controllo la spesa pubblica ricorrente attraverso riforme strutturali ragionevoli. Così come non abbiamo permesso che le regole ostacolassero la nostra risposta alla pandemia, allo stesso modo non dovranno impedirci di intraprendere tutti gli investimenti necessari”
Per far questo specificano “abbiamo bisogno di più spazio di manovra e di margini di spesa sufficienti per prepararci al futuro e per garantire la nostra piena sovranità. Il debito per finanziare gli investimenti, che certamente gioveranno alle generazioni future e alla crescita di lungo termine, dovrà essere favorito dalle regole di bilancio, dato che questo tipo di spesa pubblica contribuisce alla sostenibilità di lungo termine del debito”. “Serve quindi una strategia di crescita dell’Ue per il prossimo decennio, e dobbiamo essere pronti ad attuarla attraverso investimenti comuni, regole più adatte e un miglior coordinamento, non solo durante le crisi”. L’Ue aggiungono, “deve ravvivare lo spirito che ha guidato le sue azioni all’inizio della pandemia nel 2020. Una nuova strategia di crescita e, poi, una politica di bilancio rafforzata possono contribuire in modo decisivo perché l’Ue abbia gli strumenti per realizzare le sue ambizioni”.
E concludono: “Già prima della pandemia, le regole di bilancio dell’Ue andavano riformate. Sono troppo opache ed eccessivamente complesse. Hanno limitato il campo d’azione dei Governi durante le crisi e sovraccaricato di responsabilità la politica monetaria. Non hanno creato gli incentivi giusti per dare priorità a una spesa pubblica che guardi al futuro e rafforzi la nostra sovranità – ad esempio gli investimenti pubblici. Avremo bisogno di politiche di bilancio credibili, trasparenti e in grado di contribuire alla nostra ambizione collettiva di avere un’Europa più forte, più sostenibile e più giusta”.
LaPresse