Dad per i non vaccinati, è una delle novità che il Governo, in accordo con le Regioni, potrebbe prendere in seria considerazione. Un provvedimento necessario per far fronte all’incremento dei contagi dovuti alla variante Omicron, e prima dell’avvio della campagna vaccinale che comprende la fascia d’età dai 5 agli 11 anni.
Le reazioni
“Priorità alla didattica in presenza”, lo ha sottolineato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, anche se appare probabile che sia per le elementari che per la prima media in caso di 2 studenti risultati positivi in una classe si possa andare in Dad e con “l’autosorveglianza di 5 giorni (con test a 10) per i ragazzi vaccinati o guariti negli ultimi tre mesi e la quarantena di 10 giorni con Dad per i non vaccinati”. Mentre in caso di 3 contagi all’interno di una sola classe dovrà intervenire l’Asl di pertinenza “per ulteriori provvedimenti come, adempio, la probabile sospensione dell’attività in presenza. Nelle scuole dell’infanzia, invece, resterebbe l’obbligo della quarantena di 10 giorni per tutti con tampone anche con un solo caso positivo”.
Per il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, “si tratta di ipotesi di intervento che, sulla falsariga di quanto è stato fatto con l’ultimo decreto, alleggeriscono anche il mondo della scuola sul fronte dei protocolli, delle quarantene e dei tamponi attualmente previsti. Sono proposte tecniche che vogliamo approfondire e condividere con l’Esecutivo per proteggere gli ospedali gravati sempre più da ricoveri e permettere una ripresa dell’anno scolastico in presenza, considerando l’andamento della curva epidemica che appare trainato proprio da una progressione importante nella fascia che va da 6 a 13 anni”.
Le Ffp2
Altra novità che andrà in vigore con la riapertura delle scuole sarà l’utilizzo delle mascherine Ffp2 da parte degli insegnanti nella scuola dell’infanzia, così come in quelle classi delle primarie e secondarie con presenza di alunni che non indossano la mascherina in quanto esentati per problematiche legate alla salute. Intanto pare che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, stia valutando la possibilità di chiudere le scuole elementari in presenza per un mese, con inevitabili lezioni in Dad: “In questo momento – ha dichiarato il Governatore – il grosso del contagio del Covid riguarda le età di 5-11 anni e 0-16 anni. Sembrerebbe giusto usare un mese per ampliare la vaccinazione per i bimbi piccoli e riaprire gli istituti in sicurezza”.