Quirinale, in Campania i Moderati pronti a sgambettare Oliviero e Pd

I civici vogliono un delegato. Può beneficiarne anche Caldoro. De Luca sarà a Roma, i dem rischiano di perdere un ‘voto sicuro’

I moderati sparigliano le carte in tavola e puntano ad eleggere un proprio rappresentante nella terna campana che parteciperà all’elezione del presidente della Repubblica. Col placet del governatore Vincenzo De Luca, i consiglieri che fanno riferimento all’area di centro da quelli di Italia Viva a De Luca presidente passando per Campania Libera e il gruppo misto sembrano avere i numeri per riuscire nell’impresa. Se il colpo gobbo riuscisse a Roma andrebbero sicuramente il numero uno di palazzo Santa Lucia, il capo dell’opposizione Stefano Caldoro e il terzo componente, quello ‘moderato’, soffierebbe il posto al presidente dell’assise campana Gennaro Oliviero del Pd. La seduta del Consiglio per l’elezione dei tre membri è prevista per martedì prossimo e proprio in vista di questo appuntamento è stato segretario regionale di Noi di Centro Luigi Bosco ad avvisare che i ‘moderati’ meritando un ruolo da protagonisti nell’elezione del successore di Sergio Mattarella si coalizzeranno per ottenerlo. “In occasione della prossima seduta di Consiglio Regionale convocata per la designazione dei tre delegati da inviare a Roma per l’elezione del Capo dello Stato – ha sostenuto Bosco – mi parrebbe una cosa giusta se le forze centriste ed i consiglieri appartenenti a gruppi civici ed al gruppo misto che si richiamano ad una cultura moderata decidessero di far convergere i loro voti su un loro rappresentante. Fermo restando che riteniamo debba De Luca il primo ad essere designato, per il resto, anche in virtù della coalizione larga intelligentemente promossa dal presidente e che ha sortito risultati politici rilevanti, occorre che la parte non di sinistra dello schieramento abbia un suo delegato”. In pratica la triade dovrebbe, stando al mastelliano, essere composta da De Luca, Caldoro e un centrista scelto utilizzando, probabilmente il risultato elettorale ottenuto alle Regionali o il criterio della rappresentanza territoriale. Tra i promotori dell’iniziativa annunciata da Bosco tra gli altri i consiglieri Luigi Abbate e Maria Luigia Iodice di Noi di Centro, Vincenzo Alaia, Francesco Iovino, Tommaso Pellegrino e Vincenzo Santangelo di Iv, Giuseppe Sommese di Azione, Felice Di Maiolo, Raffaele Maria Pisacane, Giovanni Mensorio e Corrado Matera, Carmine Mocerino del gruppo misto, Pasquale Di Fenza di Moderati Europa Verde, Vittoria Lettieri, Diego Venanzoni, Giovanni Zannini e Luca Cascone di De Luca presidente. In pratica dei consiglieri di maggioranza più della metà è pronto a non votare per il piddino Oliviero. Ma per avere certezza di spuntarla è necessario un accordo con le forze di opposizione. Se il Movimento 5 Stelle è pronto ad appoggiare Oliviero rispettando il patto nazionale e napoletano con il Pd, con la speranza di avere l’appoggio dei dem per mandare a Roma come rappresentante la capogruppo pentastellata Valeria Ciarambino, i destrorsi potrebbero appoggiare un candidato moderato e vedersi ricambiare la ‘cortesia’ blindando il capo dell’opposizione Caldoro. Stando a voci di palazzo non è da escludere che accordi nazionali possano incidere sulla decisione finale sia per quanto riguarda la maggioranza che l’opposizione. Di sicuro, ancora una volta saranno i deluchiani a fare la differenza.

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