Covid, Oms: “Gravità Omicron ridotta ma pericolo soprattutto per non vaccinati”

"Sebbene il numero di pazienti ricoverati in ospedale" con Covid-19 "sia in aumento nella maggior parte dei Paesi, non è al livello visto nelle ondate precedenti" .

An ultra-Orthodox Jewish boy has an identity check before before receiving a COVID-19 test by medical personnel wearing protective gear as part of the government's measures to help stop the spread of the coronavirus in the orthodox city of Bnei Brak, a Tel Aviv suburb, Israel, Tuesday, March 31, 2020. The new coronavirus causes mild or moderate symptoms for most people, but for some, especially older adults and people with existing health problems, it can cause more severe illness or death.(AP Photo/Ariel Schalit)

MILANO – “Sebbene il numero di pazienti ricoverati in ospedale” con Covid-19 “sia in aumento nella maggior parte dei Paesi, non è al livello visto nelle ondate precedenti. Ciò è probabilmente dovuto alla ridotta gravità di Omicron e all’immunità diffusa da vaccinazione o precedente infezione. Ma parliamoci chiaro: mentre Omicron provoca una malattia meno grave della Delta, rimane un virus pericoloso, soprattutto per chi non è vaccinato”. Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, aggiungendo: “Questo enorme picco di infezioni è guidato dalla variante Omicron, che sta rapidamente sostituendo Delta in quasi tutti i Paesi”. Ha sottolineato anche che “la stragrande maggioranza delle persone ricoverate negli ospedali in Europa-Africa non è vaccinata. Mentre i vaccini rimangano molto efficaci nel prevenire gravi malattie da Covid-19 e morte, non prevengono completamente la trasmissione”, inoltre “90 Paesi non hanno ancora raggiunto l’obiettivo del 40% e 36 di questi hanno vaccinato meno del 10% della loro popolazione. In Africa, oltre l’85% delle persone non ha ancora ricevuto una singola dose di vaccino. Non possiamo porre fine alla fase acuta della pandemia se non colmiamo questo divario”.

LaPresse

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