MILANO – La partita a scacchi per il Quirinale è entrata ormai nel vivo. I leader di partito iniziano a fare i conti con i numeri in vista di lunedì prossimo, quando si inizierà a votare per il nuovo presidente della Repubblica. I dubbi sono tanti, ma una certezza c’è: sono ormai tutte piene le caselle dei 1.009 grandi elettori. L’elenco è al completo, con tutti e 58 i delegati regionali scelti.
Gli ultimi Consigli regionali ad esprimersi sono stati oggi quelli di Emilia-Romagna e Toscana. I tre delegati toscani saranno il presidente della Regione, Eugenio Giani, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, entrambi del Pd ed espressione della maggioranza, e Marco Landi, consigliere regionale leghista e portavoce dell’opposizione. Mazzeo, grazie ai voti dei Cinquestelle, ne ha ottenuto 27, due in più dei 25 raccolti dal governatore. Per Landi, invece, 15 preferenze.
“È un grande onore rappresentare la Toscana in un momento cruciale per tutto il nostro Paese”, twitta Giani. Dal canto suo, il presidente del Consiglio regionale ha commentato: “Auspico che chiunque succeda” a Sergio Mattarella “possa avere la sua stessa statura civile, politica e morale e sappia raccoglierne l’eredità”. Per l’Emilia-Romagna, invece, i tre delegati saranno il governatore, Stefano Bonaccini, la presidentessa dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti, entrambi del Pd, e il capogruppo della Lega, Matteo Rancan.
Il voto in Assemblea legislativa, online sulla piattaforma I-Voting, ha premiato con 32 preferenze Bonaccini, con 26 Petitti e con 19 Rancan. “La candidatura di Silvio Berlusconi, se andrà avanti, è un segno di debolezza della destra e dei suoi leader, quindi di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini”, la stilettata del presidente dem. “Io mi auguro – sottolinea il governatore – ci sia una discussione tra i leader delle forze politiche che, attorno a una figura massimamente unitaria e autorevole, trovino un punto di forza”.
Ma il tema che diventerà rilevante da lunedì in avanti riguarda la distribuzione dei voti dei delegati fra le varie forze politiche. Nel campo del centrodestra, oltre al leader di Cambiamo, Giovanni Toti, all’elezione del nuovo presidente della Repubblica prenderanno parte anche Nello Musumeci, esponente di ‘Diventerà Bellissima’, e poi 15 esponenti del partito di Matteo Salvini, 8 di Forza Italia, 5 di Fratelli d’Italia e 2 dell’Udc (Dino Latini nelle Marche e Salvatore Micone in Molise).
Il centrodestrà avra, quindi, potenzialmente 32 grandi elettori. Sul fronte giallorosso, invece, saranno 20 i delegati regionali del Partito democratico e 4 quelli nelle file del Movimento 5 Stelle, per cui 24 in totale. Il quadro è definitivo con Erik Lavevaz dell’Union Valdôtaine e Josef Nogler della Südtiroler Volkspartei.
La partita ora può davvero iniziare. “Il Pd si conferma il primo partito sui territori, esprimendo il maggior numero dei grandi elettori per l’elezione del Presidente della Repubblica”, esulta Francesco Boccia, deputato dem e responsabile Regioni ed enti locali della segreteria nazionale. (LaPresse)