MILANO – Il nodo è stato sciolto definitivamente. Anche i grandi elettori positivi al Covid e in quarantena fra i 1.009 chiamati ad esprimersi per eleggere il prossimo presidente della Repubblica, a partire da lunedì prossimo alle 15, potranno accedere alla Camera. In sostanza, si potranno spostare con un mezzo proprio o sanitario, non potranno sostare in luoghi pubblici, avranno l’obbligo di usare sempre la mascherina Ffp2 e potranno fare solo il tragitto fra il domicilio e il seggio elettorale.
Dopo la proposta lanciata dal presidente della Camera, Roberto Fico, per l’allestimento di un seggio drive-in nel parcheggio di Montecitorio in via della Missione, a Roma, che ha avuto il via libera dalla conferenza dei capigruppo, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che regola il trasferimento dal proprio domicilio al seggio elettorale dei deputati, dei senatori e dei delegati regionali contagiati o in quarantena.
L’ok all’unanimità della riunione di Governo arriva anche dopo la lettera inviata da Fico al ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, presente ieri alla capigruppo, in cui il presidente della Camera invocava “un intervento regolatorio” con l’obiettivo di “rimuovere gli ostacoli normativi che allo stato non consentono ai parlamentari di raggiungere il seggio elettorale così individuato presso la sede della Camera”.
Un invito accolto dal Cdm, che ha stabilito le regole. Mentre nel parcheggio della Camera, già dal pomeriggio, sono iniziati i lavori di allestimento delle tensostrutture che accoglieranno i grandi elettori positivi o in quarantena. In particolare, il decreto grandi elettori prevede che “i componenti membri delle Camere in seduta comune e i delegati regionali convocati a partire dal 24 gennaio 2022, i quali siano sottoposti alla misura dell’isolamento, in quanto risultati positivi all’esame da contagio del Covid-19 o della quarantena precauzionale, in quanto identificati come contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva prevista dalle vigenti disposizioni, sono autorizzati, previa comunicazione all’azienda sanitaria territorialmente competente, agli spostamenti con mezzo proprio o sanitario sul territorio nazionale, per il tempo strettamente necessario alle operazioni di voto e comunque con modalità tali da prevenire il pericolo di contagio, esclusivamente per raggiungere la sede del Parlamento, ove si svolge la votazione e fare rientro nella propria residenza o dimora”.
E non solo. “Durante la trasferta necessaria a completare le operazioni di voto”, i grandi elettori sono tenuti al rispetto di alcune regole. Eccole: “Divieto di utilizzo dei mezzi pubblici; divieto di sosta in luoghi pubblici; divieto di entrare in contatto con soggetti diversi da coloro che sono preposti alle operazioni di voto; divieto di pernottamento e consumazione dei pasti nei luoghi diversi da quelli indicati come sede di isolamento o quarantena; obbligo di utilizzo costante, all’aperto e al chiuso, dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2”.
Soddisfazione per la decisione del Cdm per il via libera al voto dei positivi è stata espressa da fonti di Italia viva, che parlano di “una questione fondamentale di diritto”. E l’azzurra Annagrazia Calabria, tra gli altri, ha sottolineato che questa “è una decisione che Forza Italia ha fortemente invocato a tutela della rappresentanza in vista di un passaggio fondamentale della nostra democrazia repubblicana”. Quindi, il microbiologo Andrea Crisanti chiarisce: “Se un positivo si mette guanti e mascherina, la possibilità che la scheda sia infetta è pari a zero”.(LaPresse)