Scade il 30 giugno il termine per accedere alle seconda tranche dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è il 30 giugno. Un ammontare di ben 24,1 miliardi che i Ministeri dovranno, mediante strategie e progetti, dimostrare di meritarsi. E spetta al Consiglio dei ministri accertarsi su avanzamento dei lavori, riforme e investimenti.
I Ministeri
Ecco i Ministeri interessati a raggiungere i fondi europei previsti dal Pnrr: si va dalla transizione ecologica, alla salute, dalla scuola alla giustizia, dal lavoro al pubblico impiego, dal turismo al digitale, per finire alla riqualificazione urbana e al Tesoro.
Transizione ecologica. E tra i settori più interessati con l’impiego dell’economia circolare. Ma occorre al più presto una riforma nazionale in merito alla gestione dei rifiuti e alla loro tracciabilità. Vanno inoltre approntate le misure necessarie a garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati e la promozione della competitività dell’idrogeno. Tra gli altri obiettivi lo snellimento delle procedure per “l’efficienza energetica degli edifici e per gli interventi contro il dissesto idrogeologico”. Altro puto è quello della “digitalizzazione dei 24 parchi nazionali e la rinaturazione dell’area del Po”.
Salute. Bisognerà entro il mese di giugno 2022 approntare un decreto che “riformi l’organizzazione dell’assistenza sanitaria, oltre al contratto per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero”. Inoltre bisognerà incentivare lo sviluppo della telemedicina, il rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e le sue strutture nel caso degli Ospedali di comunità. In arrivo 20 miliardi finalizzati al potenziamento dell’assistenza territoriale e all’innovazione tecnologica degli ospedali.
Scuola. Si potrà attingere a 17,59 miliardi destinati all’istruzione di cui: “12,1 in infrastrutture e 5,4 per le competenze”. In essere bandi chiusi per “5,2 miliardi: 3 su asili nido e scuole dell’infanzia, il resto per mense, palestre, nuovi edifici e la messa in sicurezza degli esistenti”.
Lavoro. Entro la data del 30 giugno verranno assegnate dal Ministro Orlando le risorse per i piani di recupero. L’obiettivo è quello della dei percorsi di autonomia per persone vulnerabili in attesa anche della pubblicazione deli avvisi per gli operatori. Progetti in vista anche per le persone senza fissa dimora. Inoltre il ministero è al lavoro per completare la mappa degli insediamenti abusivi legati a caporalato e sfruttamento del lavoro agricolo.
Giustizia. Si tratta di 2,3 miliardi di fondi destinati al ministero della Giustizia, previa “tempi più brevi del 25% per i processi penali, del 40% nel civile, entro 4 anni”. In anticipo dovrebbero giungere 16.500 16.500 assunzioni necessarie per portare a termine le riforme richieste.
Pubblico impiego. L’importante sarà entro la data del 30 giugno giungere ad una legislazione attuativa della riforma del pubblico impiego e dei concorsi pubblici, oltre all’attuazione delle norme legate alla concretizzazione del Pnrr, in quanto “proprio dalla Pubblica amministrazione dipende l’attuazione del Piano di ripresa e resilienza: vanno attuate quelle sullo snellimento dei concorsi e sul nuovo ordinamento del pubblico impiego”. Necessita inoltre anche l’istituzione dell’area delle elevate professionalità, ovvero i quadri della Pubblica amministrazione.
Turismo. Sono previsti circa 3 miliardi per “il rilancio dei borghi storici abbandonati, l’efficientamento energetico di cinema, teatri e musei, il restauro dell’architettura rurale, la cura di parchi e giardini storici, la messa in sicurezza sismica delle opere, il progetto Caput Mundi per il Giubileo 2025”.
Digitale. L’obiettivo del ministero dell’Innovazione è quello di aggiudicarsi le 5 gare per la Banda ultra larga, del valore di 6,7 miliardi per cui si lavora ad un nuovo bando che dovrà “allacciare alla fibra 7 milioni di case ancora non raggiunge, 10mila scuole, 12mila tra ospedali e ambulatori è in corso. A breve si attende l’ultimo bando, quello per le reti 5G”.
Periferie e riqualificazione urbana. Per questo settore la prima scadenza è quella del 7 marzo, data in cui tutte le città metropolitane dovranno presentare i relativi progetti dei piani urbani integrati per i 13 miliardi a disposizione.
Tesoro. Si punta alla “Riforma della spending review e delle procedure di contrasto a evasione ed elusione fiscale.