SIRACUSA – Marco Tullio Cicerone la descrisse come la più bella città della Magna Grecia. Oggi Siracusa è tra le dieci finaliste selezionate per il titolo di Capitale italiana di Cultura 2024. Entro il 29 marzo, la giuria che ha scelto le città, raccomanderà al ministro della Cultura Dario Franceschini le candidature. “Con grande gioia – afferma il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – apprendiamo di essere tra le dieci città finaliste per il prestigioso titolo. Il mio ringraziamento va innanzitutto all’assessore comunale alla Cultura, Fabio Granata, che ha lanciato e creduto nella candidatura, da me subito condivisa. Ringrazio anche tutte le associazioni e le istituzioni cittadine che hanno sostenuto coralmente l’ambizioso progetto. Una bella pagina della storia recente della nostra città, ma siamo consapevoli anche della grande importanza del risultato raggiunto già da adesso per Siracusa”.
Con Siracusa sono in corsa per diventare Capitale Italiana della Cultura 2024, anche Ascoli Piceno, Chioggia, Grosseto, Mesagne, Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio, l’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Viareggio e Vicenza. Le città finaliste adesso presenteranno i propri dossier alla giuria competente nel corso di un’audizione pubblica di approfondimento della candidatura. “Sono felice per Siracusa – dice l’assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà – questa città è un autentico gioiello dell’archeologia e dell’architettura e sintesi di storia e bellezza. Il fatto che sia stata selezionata tra le dieci città finaliste, unica siciliana per questo riconoscimento, evidenzia il come il binomio Sicilia e cultura sia inscindibile”.
Siracusa è una città nota in tutto il mondo per le rovine dell’antichità. Posta sulla costa sud orientale della Sicilia possiede una storia millenaria ed è annoverata tra le più vaste metropoli dell’età classica, tanto che un tempo primeggiò per potenza e ricchezza con Atene. Tra i reperti che rimandano all’età classica la città vanta il parco archeologico della Neapolis, che racchiude l’anfiteatro romano, il Teatro Greco e l’Orecchio di Dionisio, una grotta scavata nel calcare a forma di orecchio umano. Ma anche il museo archeologico regionale Paolo Orsi, che espone reperti in terracotta, ritratti di epoca romana e scene dell’antico testamento scolpite nel marmo bianco.
“Siamo felici – afferma Fabio Granata, assessore alla Cultura di Siracusa- per la nostra straordinaria città d’acqua e di luce, che raggiunge un traguardo inedito e importante e che dirà la sua per la vittoria finale. È un progetto bellissimo e questo primo successo va condiviso con tutti quelli che hanno contribuito a scriverlo e che, con le loro idee e proposte, lo hanno reso forte e credibile. Siamo già al lavoro per la prossima tappa: in bocca al lupo Siracusa”.
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