MILANO – Lotta a tre per lo Scudetto: il Napoli si impone per 2-0 a Venezia e aggancia il Milan al secondo posto in classifica a -1 dall’Inter capolista. La settimana prossima la squadra di Spalletti riceverà proprio i nerazzurri al Maradona in quella che si prospetta come una infuocata sfida per il titolo, anche se Dzeko e compagni hanno sempre una partita da recuperare. Al Penzo finisce 2-0, decidono le reti nella ripresa di un ritrovato Osimhen (sesto centro stagionale) e di Petagna. Una partita che il Napoli ha tenuto sempre in controllo, rischiando il minimo sindacale e colpendo proprio nel momento in cui i veneti iniziavano a credere di poter strappare almeno un punto. Venezia che con questa sconfitta scivola al terzultimo posto in piena zona retrocessione, la squadra di Zanetti non vince da ben dieci partite e spera di trovare nei nuovi acquisti (che hanno ancora bisogno di tempo per inserirsi) di trovare la forza per rialzarsi.
Nel Napoli, Spalletti ritrova dall’inizio Osimhen come punta centrale, il nigeriano è in campo con una speciale maschera in carbonio. A supporto di Osimhen il tecnico, ex della partita, schiera con Politano, Zielinski e Insigne. Nel Venezia, rentrata l’emergenza Covid Zanetti torna alla difesa a quattro e in attacco si affida a un tridente composto da Nani, Okereke e Johnsen. Da segnalare prima della gara una contestazione dei tifosi veneziani nei confronti dell’ex patron Zamparini, scomparso in settimana e a cui ancora non è stata perdonata la decisione di lasciare la Laguna nel 2002 per comprare il Palermo.
Come prevedibile, Napoli subito proteso in avanti alla ricerca del gol. Il Venezia, però, non rinuncia mai a giocare e a ripartire in velocità quando ne ha l’opportunità. Azzurri pericolosi per primi dopo una ventina di minuti, con un destro di Politano di poco alto. Immediata la replica lagunare con un contropiede orchestrato da Nani, su cui Crnigoj di esterno destro calcia a lato. Alla mezzora Napoli vicinissimo al vantaggio con un destro potentissimo di Osimhen da posizione defilata con palla che sbatte contro il palo. Di nuovo immediata è la replica del Venezia con Okereke che sfonda sulla sinistra e di destro impegna Ospina. Sulla respinta del portiere Lobotka anticipa il tap-in di Cuisance.
Stesso copione nella ripresa, con il Napoli più manovriero ma il Venezia primo a rendersi pericoloso con un destro rasoterra di Crnigoj dalla distanza parato a fatica da Ospina. Dopo una pausa per uno scontro fortuito tra Ebuehi e l’arbitro Mariani, con il giocatore del Venezia che ha la peggio, il Napoli passa in vantaggio al 60′ con un gran colpo di testa di Osimhen su cross dalla destra di Politano. Il Venezia accusa il colpo e il Napoli prova subito ad approfittarne con Zielinski che sfiora il raddoppio. Gli arancioneroverdi faticano a reagire, così con il passare dei minuti il Napoli si limita a controllare il gioco. La girandola di cambi da una parte e dall’altra, poi, spezza il ritmo della gara e aiuta ancora di più la squadra di Spalletti a tenere a bada i tentativi del Venezia di affacciarsi dalle parti di Ospina. Nel finale di tempo, infatti, a sfiorare il gol sono ancora gli azzurri con il neo entrato Petagna in contropiede. Nell’infinito recupero (10 minuti), infine, prima c’è l’espulsione di Ebuehi e poi al 100′ arriva anche il raddoppio del Napoli firmato da Petagna in contropiede. Per lo Scudetto c’è anche il Napoli.
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