VILLA LITERNO – Alcuni di loro spacciavano anche davanti ad alcune scuole di Castelvolturno ed Aversa. Pusher che in alcuni casi sono anche percettori del reddito di cittadinanza. Sono centinaia e centinaia gli episodi documentati dai carabinieri in meno di tre anni di indagini. Ieri il blitz. Sono 36 gli arrestati, di cui 26 in cella e 10 ai domiciliari. In tre sono stati sottoposti al divieto di dimora e sei all’obbligo quotidiano di firma. Sono 48 le persone indagate dalla Procura di Napoli Nord per spaccio di sostanze stupefacenti nella zona tra Villa Literno, Casal di Principe e Castelvolturno, alcune raggiunte da ordinanze di arresto eseguite dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe.
Tre sono indagati a piede libero. L’operazione portata a termine ieri mattina prende il nome di Piazze pulite. Dalle indagini è emerso che alcuni destinatari dei provvedimenti risultavano “indigenti” e percepivano il Reddito di Cittadinanza ma, allo stesso tempo, erano dediti a spacciare droga sul territorio, anche davanti ad istituti scolastici di Aversa e Castelvolturno. L’indagine, condotta tra il 2019 e il 2021 dai militari della stazione di Villa Literno, ha consentito di raccogliere nei confronti degli indagati gravi indizi di colpevolezza circa diverse centinaia di episodi di spaccio al dettaglio di hashish, marijuana e cocaina nelle province di Caserta, Napoli e anche in quella di Arezzo. Dal mese di ottobre 2019 veniva avviato il monitoraggio di utenze telefoniche cellulari di soggettin liternesi che fin dall’inizio permettevano di acquisire elementi relativi a numerosissime cessioni di droga delle più svariate tipologie, anche a minorenni.
Si accertava che lo spaccio si concretizzava in luoghi convenzionali riconosciuti sia dagli spacciatori che dagli acquirenti locali, noti con i termini “in mezzo alla via” per indicare la locale piazza Marconi di Villa Literno, proprio di fronte alla sede del Comune, o nel cosiddetto “zig-zag”, una piccola traversa che collega via Roma con via Fiume, sempre sul territorio liternese. Col passare del tempo è emersa la presenza di piccoli gruppi di spacciatori che collaboravano tra loro senza alcuno scopo associativo, ma con l’unico obiettivo di rifornire il mercato locale della droga. Degli autisti, in modo ciclico, si prestavano ad accompagnare lo spacciatore prima a rifornirsi nelle zone del napoletano (Rione Traiano di Napoli, Caivano, Melito di Napoli) e del casertano (Castelvolturno e Casal di Principe) e successivamente a compiere le singole cessioni a Villa Literno.
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