TRENTO – Bagarre in aula in apertura della terza udienza del processo ‘Perfido’, in corso a Trento, sulle presunte infiltrazioni dell’ndrangheta nel tessuto economico del porfido. Gli imputati, collegati in teleconferenza da alcuni istituti penitenziari italiani, hanno protestato dicendo “non si sente nulla”. E’ intervenuto il presidente della Corte d’assise, Carlo Busato, smentendo e smorzando ogni rivendicazione. In apertura di udienza, la richiesta di costituzione di parte civile da parte della presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero dell’Interno giudicata. Risultato: levata di scudi degli avvocati difensori che hanno contestato la costituzione tardiva. Inoltre, alcuni legali hanno chiesto che il processo venga trasferito in Calabria. La Corte si è riunita in camera di consiglio.
(LaPresse)