BRUXELLES– Il Consiglio dell’Ue ha finalizzato l’adozione oggi dell’operazione di assistenza macrofinanziaria di emergenza di 1,2 miliardi di euro sotto forma di prestiti per promuovere la stabilità in Ucraina. L’Ue ha voluto fornire un rapido sostegno in una situazione di crisi acuta e rafforzare la resilienza dell’Ucraina e l’aozione è avveuta solo 21 giorni dopo che la Commissione ha presentato la sua proposta, si legge in una nota del Consiglio Ue.
L’Ue – continua la nota – ha accelerato questa assistenza economica all’Ucraina, poiché le attuali tensioni geopolitiche stanno avendo un effetto negativo sulla stabilità economica e finanziaria dell’Ucraina. Le persistenti minacce alla sicurezza hanno già innescato un sostanziale deflusso di capitali. L’Ucraina sta perdendo l’accesso ai mercati internazionali dei capitali a causa dell’accresciuta incertezza geopolitica e del suo impatto sulla situazione economica.
“L’Ue ha agito in modo rapido e deciso per aiutare l’Ucraina. In 21 giorni abbiamo completato il lavoro necessario, il che significa che 1,2 miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria possono ora raggiungere l’Ucraina”, ha detto Bruno Le Maire, ministro francese dell’Economia, delle finanze e della ripresa
Tale assistenza macrofinanziaria di emergenza avrà una durata di 12 mesi e consisterà in due erogazioni: Il rilascio della prima tranche, subordinatamente al presupposto politico e ad una soddisfacente attuazione del programma dell’Fmi, avverrà subito dopo l’approvazione della presente proposta, all’entrata in vigore del protocollo d’intesa (MoU) su specifiche misure di politica strutturale, per essere concordato tra la Commissione europea a nome dell’Ue e dell’Ucraina. ‘erogazione della seconda quota sarebbe legata alla continua e soddisfacente attuazione sia di un programma dell’Fmi che delle misure politiche concordate nel protocollo d’intesa. È probabile che il protocollo d’intesa alla base di questa operazione di assistenza macrofinanziaria di emergenza si concentri su un numero limitato di azioni politiche fattibili a breve termine nei settori prioritari più urgenti, come il rafforzamento della resilienza e della stabilità economica, della governance e dello stato di diritto e dell’energia.
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